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Echange scolaire autour d’un volcan

Storia semiseria di un incredibile gemellaggio elettronico

di Antonella Perrotta

Ab ovo… sì direi che all’origine di tutto c’è stato il primo “Convegno di Forumlive”: non è piaggeria, troppo faticoso esercizio con questo caldo!
In realtà, l’anno scorso più o meno di questi tempi ci siamo incontrati a Firenze, noi tutti “aficionados” del Forum Indire, per il piacere di approfondire una conoscenza sviluppatasi nello scambio di innumerevoli posts, una lussureggiante fioritura di iniziative: di supporto all’apprendimento delle TIC (vedi Brancatelli, ma anche Fernanda La Marca e altri), quiz a premi, sondaggi e cotillons, grandi discussioni sui massimi sistemi (più sistemi che massimi... a volte e lacrime e risate e colpi di pugnale e di fioretto, di rifacimenti in chiave parodistica di opere letterarie, di esercizi di rime baciate, enjambements, sonetti, terzine, quartine e “quartini” di alcool di baudeleriana memoria: chi vogliamo ricordare… la Paola Lerza superstar, la Gisella vestale e musa ispiratrice di “rimae et frattaliae”, più che Maria la romanina col “sor Cesare”, e Ale e Magalì, e tutte e tutti che qui non posso menzionare ma che ricordo con tenerissima allegria). Una volta di più è bello ricordare un’esperienza davvero unica nel suo genere, ripetuta quest’anno… ma questa è un’altra storia!

Fu in quella occasione che sentimmo parlare per la prima volta dell’e-twinning, neo-nata creatura dell’Unità Italiana di Indire. Fu proprio il direttore di Indire, dott. Biondi, che ce ne parlò portandoci in visita nelle varie “stanze dei bottoni” da cui si governavano e tuttora si gestiscono i più svariati corsi sulle TIC.
In poche parole, si profilava la possibilità di gemellarsi elettronicamente, via mails-videoconferenza-chat-posta elettronica, con scuole anche molto lontane senza bisogno di fare progetti Comenius, senza vincoli di budget, senza produzioni megagalattiche di opere dell’ingegno e della ricerca, senza vincoli di tempo, visto che i progetti potevano durare due settimane, tre mesi, anche un anno senza scadenze predeterminate, e quello che più contava per me, con l’ausilio di competenze informatiche “informali”… nel senso di “spicciole, minime se vogliamo anche raccogliticce”.

Questo è stato per me davvero l’uovo di Colombo! Insomma, una volta rientrata a scuola ho cominciato le prime timide mosse alla ricerca del Gemellaggio ideale: la prima incombenza è anche la più importante: compilare la scheda, una specie di biglietto da visita che sarà letto da ogni potenziale candidato al gemellaggio. Passo di fondamentale importanza è, poi, la breve descrizione del progetto: una descrizione concreta di cose assai elementari da fare intorno ad un’idea… anche un’ideuzza!

È per l’appunto il mio caso: l’ideuzza era quella di scambiarsi conoscenze spicciole sui siti archeologici più importanti dell’area vesuviana… stando la mia scuola a Portici, che vuol dire un tiro di schioppo dagli scavi di Ercolano, e proprio sotto il Vesuvio... capirete che non è un gran trovata, anzi molto ma molto scontata. Il colpo di genio, invece, è stata la decisione di proporre in uscita, come esito finale e prodotto dell’ingegno un… un calendrier, detto in francese suona meglio ma è pur sempre un calendario con didascalie in francese e in italiano e ancora una PPT sui siti archeologici di cui sopra. Tutto qui.

Il difficile in questo tipo di gemellaggio è trovare qualcuno che manifesti e condivida la tua medesima radice di follia: ora un primo aiuto l’ho avuto proprio da Indire… con nostro grande stupore il tema proposto è stato approvato e “in 4 e 4 8” ha ottenuto il riconoscimento. Scaricare il LABEL e stamparlo pensando alla faccia al mio Dirigente è stata la prima grande soddisfazione!
Eh sì, perché non bisogna dimenticare, particolare non trascurabile, che il progetto non necessita di speciali finanziamenti è, come si dice, a “costo zero”. Ed a tali condizioni il mio Dirigente ha dato il suo placet... OMISSIS...

Trovarsi (sulla piattaforma di Indire), trovare se stessi, la persona giusta, la situazione favorevole, un caro, un utile oggetto scomparso, un oscuro oggetto del desiderio, tanto più oscuro quanto più esso risulti introvabile… magnifico argomento di conversazione salottiera… utilissimo per fare come dicono le francesi un po’ di “causette”, chiacchiere tra donne… ma insomma per ri-trovare il nostro argomento, e cioè come far partire l’e-twinning… direi che il modo è quello di fare come si fa per trovare casa quando si hanno pochi soldi e moltissime infondate speranze… si leggono gli annunci!
Ad un certo punto vado a leggere tra vari “annunci” che c’è qualcuno che dall’Ile la Reunion vuole venire in Italia a fare “il giro delle antiche pietre”… insomma un tour archeologico tra Roma e Napoli. Un vero terno a lotto!

La presa di contatto è sempre spinosa… figuriamoci poi tra una francese ed una italiana a 11000 km di distanza… ma devo dire che tale era l’ardente impeto nel cimentarmi in un progetto che prevedeva l’uso delle TIC (il mio), tale il desiderio folle di portare un gruppo di 16 alunni da un capo all’altro del mondo (il suo) che tutto si è svolto nel migliore dei modi: scambio di scartoffie burocratiche per i suoi finanziamenti, ricerca di uno sponsor per i miei finanziamenti… visto che il Dirigente non intendeva spendere un centesimo neanche per l’uso della carta per stampare, figurarsi per ospitare due giorni i nostri corrispondenti, visto che da soli non ce l’avrebbero mai fatta a visitare Roma e anche Napoli.

Come trovare uno sponsor… quien sabe! Molto meno rilassante come argomento di conversazione! Ebbene, povera di immaginazione come io sono e di esperienza come ahimé ancora resto, ho pensato di fare una capatina in Comune, visto che è anch’esso a lì a due passi due e che tentare non nuoce… se non a chi tenta! Frequentate gli uffici dell’assessorato all’istruzione nei vostri Comuni, bussate e vi sarà aperto, chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete!!! E’ vero che io ho chiesto 2500 euro e me ne sono stati accordati solo 2000… ma è pur sempre un risultato!

Ora, raccontare ad un scelta compagnia di esperti di informatica.... e non lo dico per finta, ma perché sono consapevole della distanza siderale che ci separa, raccontare dei lavoretti che abbiamo svolto durante i mesi del partenariato sarebbe un inutile perdita di tempo. Molto interessante secondo me, invece, è fare qualche cenno sull’importanza di saper mediare tra contrapposte esigenze: in soldini, come evitare di farsi strumentalizzare dal partner (nella condivisione degli impegni e nelle scadenze da rispettare, insomma la ripartizione dei compiti… che è il questo lo fai tu e questo lo faccio io!). La soluzione ideale non c’è… ma, mutatis mutandis, si può provare per esempio “l’intermittenza”, che nel nostro contesto sta a significare: se non la pianti di fare sempre come vuoi tu… ti taglio il collegamento… e non si risponde alle mails, non ci si presenta agli appuntamenti di chat, si simulano cioè dei “soucis à l’ordinateur”, motivi tecnici… insomma delle robe così.

Dopo un paio di settimane il problema è risolto e si addiviene a più miti consigli. Non è che riesca sempre, a volte anzi è un’arma a doppio taglio questo genere di negazione, ma nel caso del gemellaggio elettronico penso sia la soluzione migliore, pratica perché poco compromettente e ispirata a criteri di non violenza.

È tutto… buon e-twinning a tutti!

Les photos*

Gruppo e-twinning in aula multimediale...

...con la prof.ssa Perrotta

...e con la prof.ssa Sorrentino

On line con La Reunion

Gruppo e-twinning a La Reunion

Le colleghe reunionesi Marie e Carole

Gruppo Italia e gruppo La Reunion

Si balla al Taddeus

Italiani e reunionesi al Grenoble

Le meraviglie di Palazzo reale a Napoli

...e tutti insieme... PIZZA!!!

*La pubblicazione delle foto è autorizzata dalle famiglie dei ragazzi

Programme Antonella

Programme Marie

LE VESUVE