www.forumlive.net


Appunti di Viaggio
Se si vuole approfondire la Storia degli ultimi 70 anni, non c’è regione che la racconti meglio della Germania. Città rase al suolo dalla guerra, divise dalla politica e ricostruite ancora più belle. Tutto ancora parla della tristissima esperienza del Muro che, circondando Berlino come un’isola, la divideva in Est ed Ovest imponendo l’assoluta mancanza di comunicazione e scambi.

Arriviamo a Francoforte di giorno e ci apprestiamo a visitare una città che, nonostante sia nota come la capitale economica e finanziaria della Germania, ci appare come una cittadina tranquilla, ordinata e pulita. La città è la sede della finanza europea. Seppure a prima vista ciò che colpisce sono i suoi grattacieli, uno dei quali è la sede della Banca Centrale Europea appunto, ha conservato, sebbene a fatica e con innumerevoli ricostruzioni, monumenti importanti del suo passato di città imperiale. Tutta la città è connotata da forti contrasti tra edifici vecchi e nuovi che ben si accostano rendendola una città attraente. Bello ed imponente è il Kaiserdom, il Duomo dalla torre gotica, dove nel medioevo furono incoronati i re tedeschi e nel 1500 gli imperatori del Sacro Romano Impero. Distrutto nel 1867 da un incendio, venne ricostruito, ma di nuovo gravemente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ebbe bisogno di una nuova ricostruzione negli anni cinquanta. Insieme ad opere d’arte come l’altare maggiore e la cappella laterale che si fregia di un altorilievo rappresentante la morte della Vergine Maria contornata dagli apostoli, vanta anche uno degli organi più grandi della Germania.
 Molto caratteristica è la Piazza del Comune, il Römerberg. Nel Medioevo era il posto dove si tenevano i mercati locali e le fiere internazionali con commercianti che venivano da tutti i paesi d'Europa. Il privilegio di tenere queste fiere era stato conferito dall'imperatore Federico II che garantiva ai commercianti tedeschi e stranieri e alle loro merci la sua protezione.
"Römer" che significa “Romani” è dovuto al fatto che negli edifici che oggi ospitano il municipio, una volta alloggiavano i commercianti italiani. Sulla facciata neogotica del Municipio, sono rappresentati quattro Imperatori del Sacro Romano Impero: Federico Barbarossa, il primo Re ad essere eletto a Francoforte, Luigi il Bavarese, che autorizzò l'espansione della città, Carlo IV, che scelse Francoforte come sede dell'elezione dell'Imperatore e Massimiliano II, il primo Imperatore a essere incoronato a Francoforte. Al centro della piazza c'è la "La Fontana della Giustizia”. La dea della Giustizia era tenuta a  sorvegliare le attività fieristiche nella piazza e il buon governo della città.
Non lontana dalla Piazza del mercato, è consigliabile una passeggiata in Berliner Strasse, una intera via dove, nella ricostruzione del dopoguerra, gli architetti più audaci si sono sbizzariti in piacevoli sperimentazioni architettoniche progettando palazzi ed abitazioni sicuramente fuori dalla norma.
La città è attraversata dal fiume Main sul quale si erge l’Eiserner Steg o ponte di ferro che, soprattutto di sera, offre una bellissima vista della città con grattacieli svettanti e torri gotiche che si rispecchiano nell’acqua del fiume tra le luci di molti ristoranti galleggianti.
 Il giorno seguente, ci rechiamo a Boppard dove ci imbarchiamo per la navigazione sul Fiume Reno fino a Bacharach. Il Fiume abbastanza gonfio per le piogge dei giorni precedenti al nostro arrivo, ci permette una navigazione lenta, nella risalita contro corrente facendoci gustare i meravigliosi castelli medievali che appaiono con le loro mura scure nel verde delle colline e che si alternano alle numerose vigne del tipico vino Riesling piantate quasi in verticale tanta è la pendenza del terreno
.



francoforte 4



piazza Comune
Foto Francoforte


Boppard
 Foto Navigazione
sul Reno


 Sanssouci a Potsdam
Proseguiamo il nostro viaggio verso il Nord della Germania, precisamente verso Berlino, ma prima ci fermiamo a visitare il parco di Sanssouci a Postdam.
Fu proprio a Potsdam, nel grande parco di Sanssouci che nell’ agosto del 1945 si tenne la conferenza dei vincitori della seconda guerra mondiale durante la quale si decise la gestione della Germania vinta. La Germania fu suddivisa in quattro zone, amministrate dalle quattro potenze vincitrici: Stati Uniti d'America, Regno Unito e Francia nella Germania dell’Ovest e l’Unione Sovietica in quella dell’Est. Fu da lì che si determinò la storia della Germania nei decenni successivi con la sua divisione in due stati dal 1949 e nel 1961. La divisione si concretizzò prepotentemente con la costruzione di un Muro che non permetteva il passaggio dall’Est all’Ovest fino alla sua caduta e, quindi alla riunificazione della Germania, nel 1989.
Ma la storia del vastissimo parco di Sanssouci risale alla seconda metà del 1700, voluto da Federico II di Prussia detto il Grande. Il parco racchiude, oltre al castello che gli dà il nome, altri castelli e palazzi. Per la loro bellezza sono definiti
la "Versailles prussiana", oggi riconosciuti dall'Unesco patrimonio dell'umanità.
Tra i castelli del parco, il più pittoresco è il piccolo castello Sanssouci che si trova alla sommità di una collina sulle pendici della quale si apre un immenso giardino con piante, statue e fontane. Fu voluto da Federico II come rifugio privato. Il nome francese "Sanssouci" infatti significa proprio "senza preoccupazione". Fu un luogo dove il re e la corte prussiana si ritiravano per fare concerti, ascoltare poesie e discutere di letteratura e filosofia. Federico II era un uomo molto colto oltre ad un eccezionale suonatore di flauto. Anche Voltaire fu ospite di Federico II a Sanssouci e rimase nel castello per circa tre anni. Federico II amava talmente tanto questo luogo che volle essere sepolto proprio in quel giardino accanto alle tombe di alcuni dei suoi cani levrieri preferiti. La tomba del Grande sovrano non è appariscente, ma capta l’attenzione per gli insoliti omaggi: invece che di fiori, la tomba del grande re è ornata di patate. Si racconta, infatti, che fu proprio Federico il Grande ad espandere la coltura della patata con il famoso editto reale il ”Kartoffelbefehl” che costringeva i contadini a coltivare e mangiare quel  tubero che allora era considerato solo come cibo per animali.

Sanssouci 1       sanssouci 8       sanssouci4
Foto Postdam-Sanssouci










berlino chiesa memoria




porta Brand
Foto Berlino



Alexander Platz 1

Berlino
Berlino è la Capitale della Repubblica federale di Germania e nel contempo una città stato. In essa risiede il governo tedesco ed è uno dei più importanti centri politici, culturali, scientifici d’Europa.
 Una città che seppure quasi interamente ricostruita, ha voluto lasciare i segni della  storia moderna  del dopoguerra. La Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, Chiesa commemorativa dell'Imperatore Guglielmo, nel quartiere di Charlottenburg e gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, non è stata più ricostruita per offrire viva testimonianza degli orrori della guerra. L’interno è adibito a Memoriale con oggetti decorazioni e foto che ricordano la vecchia chiesa e le distruzioni della guerra. Sulle pareti alcuni dei mosaici originali, mostrano l'imperatore Guglielmo I con la moglie e con altri rappresentanti del vecchio Reich. Intorno alle rovine della Chiesa sono stati costruiti nuovi edifici: da un lato un nuovo campanile esagonale, dall'altro lato una nuova chiesa ottangolare. Entrambi le costruzioni sono caratterizzate da un insieme di mattoni di vetro azzurro che all’interno creano un'illuminazione molto riposante e funzionale al raccoglimento.
Anche lunghi tratti di muro, con graffiti e dipinti, sono stati lasciati a testimonianza delle conseguenze di quella guerra fredda che si scatenò dopo la seconda guerra mondiale tra l’Ovest e l’Est. Una volta decisi i confini era ancora permessa la libera circolazione da una parte all’altra della città, ma per evitare migrazioni, dopo una recinzione con filo spinato, nel 1961 venne costruito un vero e proprio muro che circondava la parte di Berlino Ovest relegandola in un vero e proprio anello, isolata dal resto della Germania tanto da essere appellata come “l’Isola della Libertà” dagli abitanti di Berlino Est che invece si videro costretti a restrizioni economiche nonché di azione. Le parti di muro abbattute sono comunque segnate con file di mattoni diverse dal resto della pavimentazione.

Monumento alla memoria delle vittime dell’olocausto
Di grande impatto emozionale è il monumento delle vittime dell’olocausto. Situato nel quartiere di Mitte, lungo una sezione di quella che un tempo era la terra di nessuno tra i due lati del muro, occupa una gran parte di territorio. Più di duemila blocchi rettangolari di calcestruzzo grigio scuro, di diverse dimensioni ed altezze, sistemati a griglia in modo da poter camminare tra gli stretti passaggi che i blocchi contengono, dando una sensazione di oppressione, ma che permettono al visitatore di vedere sempre una via d’uscita.
La porta di Branderburgo
Monumento simbolo della città e di tutta la Germania. Costruita nel 1700 è stata testimone di
vittorie, sconfitte, rivoluzioni e sconvolgimenti politici, dalle guerre napoleoniche fino alle guerre mondiali, al nazismo, alla guerra fredda con il muro costruitole a ridosso che la relegava nella parte est della città. Un monumento diventato punto di osservazione per chi riusciva salire fino alla piattaforma, per gettare lo sguardo al di là del muro, che separava, geograficamente e politicamente, Berlino est da Berlino ovest. Dopo la caduta del muro è diventata simbolo di riunificazione e di pace riconsegnando alla quadriga con la vittoria alata, posta alla sommità della porta, il suo vero significato.
Alexanderplatz
È certamente una delle più celebri e grandi piazze di Berlino. Caratterizzata dalla torre della televisione, dalla cui sommità, si gode una vista mozzafiato dell’intera città.
Non Lontana da Alexandeplatz, Postdamer platz , simbolo della ricostruzione di Berlino dopo la caduta del muro. Fantastico il
Sony Center  con la sua cupola a vele che di notte cambiano colore ad intermittenza. È considerato uno dei migliori pezzi di architettura moderna di Berlino.
Dopo la permanenza a Berlino, ricominciamo il nostro viaggio verso il sud della Germania.


Dresda
Il fascino della città imperiale ha fatto di Dresda una meta turistica ambita. Sorge sul fiume Elba e spesso viene definita come la Firenze dell’Elba. Città in cui Augusto II di Polonia, detto il Forte, fece costruire lo Zwinger, ovvero una fortezza che rappresenta uno dei principali monumenti della città. Si tratta di un grande palazzo in stile barocco considerato una delle massime espressioni dell’architettura tedesca. Di notevole bellezza è il ninfeo: una piscina alimentata da una cascatella e circondata con nicchie in cui sono poste le sculture delle ninfe, appunto. Il   Glockenspielpavillon (Padiglione del carillon), un orologio contornato da 40 campane ii porcellana di Meissen, distrutto dai bombardamenti del 1945, ricostruito nel 1965 e perfettamente funzionante. L’immenso giardino con fontane e aiuole regolari, era lo spazio preferito per  manifestazioni e rappresentazioni. Infatti, nonostante il suo nome che farebbe pensare ad una costruzione difensiva, Il castello venne utilizzato esclusivamente per giochi e feste di corte.

             Dresdra 6

        Dresdra 4

Foto Dresda

Lipsia
La città è ricordata per la grande sconfitta di Napoleone nella Battaglia delle Nazioni, in seguito alla quale Napoleone si ritirò definitivamente in Francia. Inoltre è anche conosciuta come la città della Musica. La sua fama è legata al coro della chiesa di S.Tommaso di cui fece parte Johann Sebastian Bach, quando era ancora ragazzo e, in età matura, ne divenne il direttore nonché l’organista della chiesa. In fine la città vanta i natali di Leibnitz e Wagner.
Dopo la seconda guerra mondiale, prima della caduta del muro, Lipsia acquistò il titolo di città pacifista grazie ad un pastore evangelico, Christian Führer, della Chiesa di San Nicola (Nikolaikirch) promotore del movimento per la caduta del muro. Di seguito il suo racconto dell’autunno di lotta pacifista che contribuì enormemente alla caduta del muro:

«Alle cinque della sera la chiesa era piena. Non tutti riuscirono a trovare posto all’interno, saremo stati almeno duemila, infiltrati da molti uomini della Stasi. L’avrò ripetuto non so più quante volte, keine Gewalt, nessuna violenza. Divenne il motto di quella giornata. Alla fine della predica ci guardammo negli occhi e decidemmo di aprire il portone. Fuori c’era altrettanta gente ad attenderci e i poliziotti non si fecero vedere. Decidemmo di muoverci e, appena imboccammo il grande vialone che circonda il centro storico avvenne il miracolo. C’era una folla immensa e ancor più ne arrivava da ogni strada, da ogni palazzo. Sembrava che l’intera città si fosse data appuntamento per il corteo, alla fine eravamo settantamila, un fiume irrefrenabile. La polizia si era ritirata, sfilammo pacificamente per tutto il percorso, anche sotto alla Runde Ecke, il palazzo della Stasi». Nessuna violenza, keine Gewalt: fu il miracolo di Lipsia. Anni dopo il capo della Stasi di Lipsia confessò: «Eravamo pronti ad affrontare ogni affronto ma non migliaia di candele».
A ricordo di quella esperienza vittoriosa, intorno alla Chiesa di San Nicola sono state messe delle piastrelle luminose disseminate qua e là sull’asfalto che di sera si accendono di luci colorate, proprio a significare il graduale assembramento della gente che manifestava.

 Lipsia10      lipsia9

Foto Lipsia


Norimberga
Città famosa per la sua industria di giocattoli, già fiorente nel 1800 ed ancora oggi molto rinomata; per aver dato i natali ad Albrecht Dürer considerato il massimo esponemte della pittura rinascimentale tedesca; per essere stata scelta da Hitler come sede dei grandi congressi e parate del partito nazionalsocialista e per la promulgazione delle prime leggi razziali e per il famoso Processo di Norimberga dove, dopo la seconda guerra mondiale, un tribunale militare internazionale giudicò i crimini dei gerarchi nazisti molti dei quali vennero condannati a morte per impiccagione.

Anche Norimberga uscì dall’ultima guerra quasi completamente distrutta, ma la sua ricostruzione è fedele testimone del passato e del presente di questa città.
 Non abbiamo avuto il tempo necessario per visitare gli interni delle grandi cattedrali, e del Castello, ma abbiamo soprattutto gustato l’atmosfera di una città piena di turisti, colorata, piena di fiori e di ponti che permettono l’attraversamento del fiume Pegnitz, e che offrono al visitatore scorci davvero caratteristici. Sono molti i punti d'intrattenimento, dai bar all'ultima moda, ai ristorantini con tavoli all’aperto dove il personale di servizio veste rigorosamente il costume norimberghese fino alla piazza del mercato, luogo incantevole e pittoresco dove si può comprare di tutto.
 Nella nostra lunga e piacevole passeggiata abbiamo visto le opere antiche principali della città:
la Chiesa di Nostra Signora, che sorge sulla centrale Piazza del Mercato. Fu costruita interamente in stile gotico. Sulla sua facciata, ricca di elementi gotici, in alto al centro, spicca un bellissimo orologio oro e azzurro a carillon. La sua importanza si deve sia allo stile gotico, sia al fatto che è la principale chiesa 
cattolica della città.
 Le cattedrali di San Lorenzo e di San Sebaldo situate sulle due sponde del fiume Pegnitz, emtrambi luogo di culto evangelico luterano. San Lorenzo (Lorenzkirche), è un grande edificio gotico
costruito nel borgo medievale a sud del fiume. San Sebaldo (Sebaldskirche) si erge nel quartiere settentrionale. Fu gravemente danneggiata nella neconda guerra mondiale e venne scrupolosamente restaurata secondo lo stile originale. Si presenta come un grande edificio composto da caratteri romanici, nelle due torri svettanti, gotici nelle polifore dei contrafforti. Dedicata a San Sebaldo, l'eremita che predicava nei dintorni di Norimberga, divenuto il santo patrono della città è sepolto all’interno della cattedrale.

Norimberga 8

tribunale1
Foto Norimberga


 





Monaco 3



Monaco Centro Comm
Foto Monaco


Monaco
Monaco di Baviera fu una roccaforte nazista quando Hitler prese il potere in Germania nel 1933, ma è anche la città dove nacque la "Rosa Bianca", un movimento di resistenza al nazismo nato nel 1942,  costituito da un gruppo di studenti che furono arrestati ed uccisi per aver distribuito all'Università di Monaco volantini contro il regime.
Oggi appare come una delle città più vivaci e goderecce della Germania. Rinomata in tutto il mondo per la sua Oktoberfest e la birra.
L’Oktoberfest prende origine, da una corsa di cavalli per festeggiare le nozze di Ludovico I di Baviera nel 1810 ed in seguito diventata festa popolare. Ogni anno, alla fine di Settembre ai primi di Ottobre, per due settimane, Monaco diventa la capitale della birra. Immensi tendoni vengono montati in una grande zona all'aperto nella periferia di Monaco dove si mangia, si beve, si canta e si balla per l’intera giornata. La tradizione vuole che per l’inaugurazione, il sindaco della città, alle 12 in punto, apra la prima botte di birra del nuovo anno con la celeberrima frase "O'zapft is!" ("E' spillata").
Tutte le più importanti marche di birra sono invitate a montare il proprio stand
e l’allestimento dei tendoni diventa una gara sfrenata. Ma lo spirito dell’Oktoberfest rimane per tutto l’anno negli animi dei monacensi e risulta ben evidente non appena ci si avvicina ad una delle innumerevoli birrerie della città che, oltre ad essere dei locali molto ampi con soffitti a volta affrescati, banconi in mogano decorati ed intarsiati, traboccano di gente chiassosa e ridanciana, tutti con un esagerato boccale di birra in mano.
Ad essere onesti, Monaco non è soltanto birra e risate. La nostra visita inizia dalla bellissima Marienplatz o piazza della Vergine, che è il vero e proprio centro della città che molti definiscono il “salotto” dei monacensi. Luogo di appuntamenti, di shopping, di passeggio dal momento che tutta la grande piazza è isola pedonale del centro storico.
 La piazza è dominata dalla Neue Rathaus (Nuovo Municipio), un imponente edificio in stile neogotico sede del sindaco e dell’amministrazione comunale. La facciata è a sua volta dominata da un’alta torre che ospita il celeberrimo Glockenspiel (orologio con il carillon), una delle attrazioni turistiche più celebri in quanto, in determinate ore della giornata, si aziona il carrillon facendo ruotare a suon di musica le statuine posizionate sulla torre, proprio al di sotto dell’orologio. Il carillon si compone di due piani: nel piano superiore sono rappresentati i festeggiamenti per il matrimonio del duca Guglielmo V con la principessa Renate von Lothringen, in quello inferiore viene rievocata l'antica danza dei bottai che simboleggia la fine della peste del 1515-17. Sul lato opposto della piazza, si erge un altro bellissimo palazzo, l’Alte Rathaus (Vecchio Municipio), una costruzione del 1400 che oggi ospita il museo del giocattolo. Ad una estremità della piazza, si impone la Fischbrunnen o Fontana del pesce la cui tradizione vuole che ci si risciacqui il portafogli il Mercoledì delle Ceneri perché, si dice, porti fortuna. In mezzo alla piazza si innalza la Mariensäule, una colonna di marmo che sorregge la statua di bronzo dorato della Vergine Maria.
 Le vie d’intorno sono molto eleganti, con negozi prestigiosi e di lusso, ma non mancano botteghini e chioschi per i souvenirs a buon prezzo. È molto piacevole passeggiare da quelle parti ed inoltrarsi in certe gallerie commerciali dall’elegante architettura moderna e magari ritrovarsi di fronte all’ Asamkirke, chiesa di San Giovanni Nepomuceno in
stile Rococò bavarese, realizzata dai fratelli Asam, verso la metà del 1700, come cappella privata annessa alla loro abitazione, con l’intento di ringraziare il santo di averli salvati da una terribile tempesta sul Danubio.
Il Castello di Nympherburg (castello delle Ninfe) risalente alla metà del 1600 è il vero gioiello della città. Fu voluto dal principe Ferdinand Maria per omaggiare la nascita del primogenito Massimiliano  Emanuele. Nel corso dei secoli ha subito diverse trasformazioni ed ingrandimenti fino a diventare un imponente palazzo in stile barocco con un altrettanto maestoso giardino con statue, fontane ed aiuole costellato di padiglioni costruiti con vari stili. Un immenso canale divide il parco in due parti sulle cui sponde si alternano statue di divinità greche e ninfe.  Insomma una delizia per gli occhi e lo spirito.
Tra le opere moderne è da annoverare l’Arena Allianz di Monaco, un grandissimo stadio, costruito nei primi anni del duemila nella periferia nord della città. Concepito per eventi sportivi, ospita anche concerti ed altri eventi culturali. Lo stadio prende il nome dalla multinazionale Allianz, principale finanziatore dell’impianto. È costituito da cuscini pneumatici in membrana trasparente indeformabile, ignifugo e resistente. Ognuna delle 2874 losanghe è dotata di illuminazione artificiale interna di tre colori diversi secondo la squadra che utilizza l’impianto.