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Bilanci della formazione online:

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(Paola Lerza)

 

Intervista a Sophia Magazine

(29/05/2006)

 

Il virtuale che si fa reale (Newsletter ENIS gennaio 2007)

 

Daniela Borsato, una di noi

 

23 settembre 2007 (Paola Lerza)

 

Laboratori creativi curricolari per Docenti (Forumlive)

 

Il lustro di un lustro
(Paola Lerza)

     

DANIELA BORSATO, UNA DI NOI

 

La nostra carissima Daniela Borsato non c'è più. Il suo grande "quore" ha cessato di battere mercoledì 28 marzo 2007. Con lei se ne è andata una grande persona, una grande amica, una grande colonna di questo sito. Tutti noi la piangiamo con immensa tristezza e la ringraziamo per tutto quello che ci ha donato durante il tempo che è stata con noi: umanità straordinaria, onestà intellettuale, impegno costante, cultura profonda, affetto intensissimo e sempre sincero, sostegno nelle difficoltà... e tante, tante altre cose ancora. Questa pagina contiene un piccolo omaggio di Forumlive, nelle immagini che la ricordano e nelle parole di coloro che le hanno voluto bene.

Ciao, grande Rossa!!! Resterai sempre nei nostri cuori!

 

Daniela ci teneva moltissimo a Forumlive o meglio, alle persone che ne facevano parte e si dispiaceva quando c'erano nubi scure o quando qualcuno decideva di allontanarsi dalla nostra community.
Lei amava le persone, perchè amava la vita. E allora amava il suo lavoro, i suoi piccoli barbari, come li chiamava lei, la natura (adorava le passeggiate in montagna, diceva che alla fine di una salita provava felicità), i libri, le mostre d'arte, l'amicizia e la sua grande famiglia, alla quale era legatissima.
Ha vissuto in modo molto intenso, senza risparmiarsi mai, coltivando le sue passioni e facendone dono agli altri (sue l'idea della rubrica Segnalibro e molte segnalazioni di mostre).
Diceva sempre "Sono molto fortunata, lo so", minimizzava i suoi problemi di salute e anche quando, pochi giorni fa, era uscita dall' ospedale dopo aver subito le prime avvisaglie dell'inaspettato male che se la sarebbe portata via da lì a pochissimo, si preoccupava della salute dei suoi amici.
A casa mordeva il freno, voleva tornare al suo lavoro, aveva organizzato tante attività per i suoi piccoli barbari e voleva portarle a termine.
Non aveva mai mollato un lavoro in vita sua, Daniela, come un soldato disciplinato. Ma il paragone col soldato finisce qui, lei odiava la guerra e soffriva nel vedere i bombardieri della vicina base militare che andavano in missione.
Ha cercato di sensibilizzare tutti noi contro le guerre e le ingiustizie, da qualsiasi parte venissero. E lottava contro i pregiudizi: l'ultima sua recensione, non ancora pubblicata, ne è un ulteriore esempio.
Mi ha insegnato molte cose, Daniela, e ha dato un senso a questi rapporti virtuali, che lei riusciva a rendere calorosi e veri.
Su Daniela si poteva contare, sempre. "Io ci sono sempre, quando vuoi", siamo in tanti ad avere ascoltato questa frase, e vi assicuro che lei c'era davvero, sempre.
È difficile pensare che la sua vitalità, la sua umanità non ci siano più e allora sono d'accordo con Claudio: Daniela ci segue in lettura, perciò occhio agli errori!

Ada

 

Alida

 

Gabriella

L'avatar di Daniela sul forum

Che sia una delle persone alle quali voglio più bene è fuor di dubbio. Che sia una parte preziosa della mia vita, dentro il mio cuore per sempre lo devo gridare, ormai in silenzio, “dentro”, perché non posso dirglielo più di persona. È un dolore, questo, che tarderà a sopirsi. Ma è vicina a me, l’ho sentito dalla prima notte senza di lei qui, insieme agli altri pezzi di amore che sono tornati ad essere anime per intero e continuano ad essere dentro la mia vita, in ogni momento.
Il nostro tempo insieme è stato breve ma così abbondante di frutti da stupire noi due per prime. L’Amicizia, quella in maiuscolo, nata in un’età che, di solito, di certi doni è assai avara, è forte, SENZA SE E SENZA MA, come abbiamo amato ripeterci tantissime volte, poche al confronto di una verità meravigliosa come questa, e le verità sono per sempre.
Dani, cuore bello, Amica mia generosa e forte, indimenticabile e mai abbastanza rimpianta, moglie teneramente innamorata, madre fiera e orgogliosa, Maestra, ti voglio bene!
Altre parole pubbliche non trovo, le emozioni sono un fiume in piena che travolge e stravolge la mente insieme al cuore, ma tu leggi in chiaro ora, dunque non servono più. Solo, voglio riportare un pezzo, il nostro preferito, dove ritroverò la nostra complicità ogni volta che mi mancherà la tua voce, in cui mille e mille volte abbiamo insieme trovato, ammiccando, la nostra complicità in questi anni. Le lasciamo qui, Dani, per coloro che non hanno ancora provato cosa significhino certi sentimenti vissuti in pienezza e gioia, come è capitato a te e a me.
Miele e coccole a sfare per te, Dani, come sempre.

Sonia

"Che cosa vuol dire addomesticare?"
"Gli uomini" disse la volpe" hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso!
Allevano anche delle galline. È il loro solo interesse. Tu cerchi le galline?"
"No", disse il piccolo principe. " Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?"
"È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"

"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma, se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."
"Comincio a capire", disse il piccolo principe. " C'è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…"
"È possibile", disse la volpe "capita di tutto sulla terra…"
"Oh! Non è sulla terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembrò perplessa:
"Su un altro pianeta?"
"Sì"
"Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
"No"
"Questo mi interessa! E delle galline?"
"No"
"Non c'è niente di perfetto", sospirò la volpe.
Ma la volpe ritornò alla sua idea:
"La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
" Per favore …..addomesticami" disse.


Antoine De Saint-Exupéry
 

D'aniela

L’attesa, mista a curiosità; aspettarla al ristorante, chiacchierando, ma con gli occhi che corrono fuori, a sbirciare ogni passante. E poi l’arrivo del suo gruppo, e il piccolo ingresso che si riempie in un attimo, e ti toglie la visuale; guardare quei volti sconosciuti cercandola, finché la vedi, seminascosta, che si guarda intorno e ti cerca, piccolina, con quella massa di capelli fulvi che ondeggia ad ogni suo movimento. E l’abbraccio, forte, impetuoso, lungo. Le parole non vengono, rimangono in gola, si trasformano in banalità, non era quello che volevamo dire; lo sappiamo, non importa. Il pranzo, apparentemente disinvolto ma pieno di emozioni represse, di cose da dire, di voglia di raccontarci. Una mano che ti stringe all’improvviso, un mezzo abbraccio, e sorrisi. Un pomeriggio di freddo e di pioggia, ma chi se ne accorge.
A spasso per il centro, due foto di rito, ma quello che conta davvero è camminare vicine, raccontare e raccontarci, parlando di tutto e di nulla. E ridere, scherzare, per superare la timidezza, per vincere l’impatto di questo incontro tanto atteso, per convincerci che è vero, che sta accadendo veramente. Guardi l’orologio, credi che siano passati dieci minuti dall’ultima volta che hai guardato e invece ti accorgi che è passata un’ora e mezza. È ora di andare alla stazione; arrivi con anticipo, ma le cose da dire sono infinite, e ti viene voglia più che mai di continuare a stare insieme, ma devi salire su quel treno. L’abbraccio, con il sorriso sulle labbra ma lo sguardo velato dalla malinconia, tanta malinconia. La giornata è finita, è volata, si torna a casa. Un ultimo sorriso, un saluto con la mano, lei si volta e se ne va.
Daniela.
Il suo calore, la sua vivacità, la sua vitalità. Daniela che se ne va a spasso per Torino sotto la pioggia, zainetto in spalla e senza ombrello. Sembra una ragazzina. Daniela, con le sue emozioni nascoste sotto uno strato di praticità e buonsenso, ma le emozioni aprono crepe e salgono in superficie. Daniela, così semplice e schietta, così viva e così sensibile, e se glielo dici ride e ti dice “ma va là…”. Daniela, una delle persone più belle che abbiamo conosciuto.
Resta come sei, e grazie di esserci.

Con affetto infinito.

Paola e Laura

 

Torino, 25 aprile 2004

Incontro Daniela, Laura, Paola

 

Pioveva. Pioveva su Torino piena di cantieri e di turisti. Pioveva all'uscita dal ristorante, ma a Daniela non importava dell'ombrello. Lo teneva in mano, chiuso. Camminava sotto la pioggia come una bambina; se avesse avuto gli stivali di gomma, magari avrebbe anche saltellato nelle pozzanghere. Lo avremmo fatto anche noi. Invece ci limitavamo a sorridere, di gioia e di incredulità. Pioveva sulle nostre sigarette accese, sui nostri sguardi che dicevano l'inesprimibile. Emozione, sì, tanta, ma anche voglia di parlare, di raccontarsi... e di pensare a una "prossima volta". Pioveva, già... ma chi ci badava, alla pioggia? La scuola, i nostri alunni, le nostre giornate, ma soprattutto il forum, questo piccolo miracolo virtuale divenuto realtà, erano tutti lì con noi, sotto i portici di Torino pieni di gente bagnata e di fascino antico. Pioveva. Noi e Daniela, un viso aperto, schietto, dolcissimo. Ripensavamo a come l'avevamo conosciuta sul forum: Daniela dalla penna rossa, Daniela la combattiva, Daniela la pasionaria... adesso era "solo" D'aniela, l'amica, complice felice di un'avventura che continua.
Lungo il binario del treno non pioveva, perchè c'era la pensilina. Quel senso di umidità struggente adesso veniva dagli occhi, dall'anima, dal quore, da quell'abbraccio lungo che avresti voluto non finisse mai. Ma non finisce, D'aniela, lo abbiamo detto prima: è un'avventura che continua.
A presto.

Laura e Paola
 

Cara Daniela,

ti voglio ricordare attraverso queste parole che hai scritto nel forum e che ti rappresentano così bene..

“la vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
Ho ancora tanti libri da leggere, tanta musica da 'scoltare, tante montagne da salire... Tante chiacchiere e risate con le amiche al telefono. Tante arrabbiature da prendere, tante sconfitte da superare.
Tante cose da imparare.”


Ti ho sempre ammirata per il tuo coraggio, per la capacità di dire sempre quello che pensavi.. Se qualche volta ci sono stati attimi di incomprensione, sono stati subito superati dal piacere dell'amicizia. Ho nella mente i tuoi messaggi e le tue mail, le telefonate che ci siamo fatte.
Ho imparato a scoprire la grande donna che eri; dietro quell'apparente scorza ruvida c'era in te una dolcezza incredibile e la capacità di condividere i problemi altrui, di aiutare, di essere vicina...
Mi è spiaciuto di aver approfondito l'amicizia soltanto nell'ultimo periodo. Non ci siamo mai parlate al telefono prima e ci siamo scritte più volte, ma soprattutto per parlare di Lella. Ci accomunavano il dolore per Lella, i ricordi, il rammarico di non aver potuto fare di più...
Tu hai lasciato un segno davvero indelebile in me e in tutti noi. Continueremo nel tuo ricordo, cercando di imitare quella dirittura morale e quell’onestà intellettuale che ti hanno sempre contraddistinta.
Ciao dolce amica Ti dedico alcune rime nate da sole, sotto l’urgenza del dolore della tua scomparsa, mentre ripercorro il cammino comune sul forum e tante passioni che ci hanno legate … Sono le sei e 33 di un triste mattino. A quest'ora ti trovavo sempre qui, a volte anche prima. Sii sempre la guardiana mattutina di questo forum. Penso al saluto che ci scambiavamo all'alba, prima di andare a scuola..

Gisella

Amica mia... stavo appena scoprendo di volerti bene... e te ne sei andata. Ma il bene che anche tu mi hai voluto resta in me come prezioso forziere. Occuperai per sempre un angolo del mio cuore. E un giorno, spero di rivederti per riabbracciarti: sono certa che mi aspetterai, per accogliermi col tuo sorriso ed il tuo: "'scolta... non aver paura".

Ed ancora... due rime scherzose, per esorcizzare il dolore:

Lei è ancora qui!
Ci guarda immantinenti...
Perciò occhio ad errori, apostrofi ed accenti...
Con la sua penna, sempre sferzante, ma gioiosa e onesta,
Controllerà ogni riga, sia essa critica, ironica o funesta!
Perciò, amici tutti, bando alle frasi "storte"...
Esprimetevi sì: ma con parole accorte!

Mirella

 

Gabriella

Che cos'è la MAESTRA

(Classe V B, della scuola primaria statale "G. Garibaldi di Genova, insieme con l'insegnante Ivana Niccolai)

Primino, vuoi sapere tu
che cos’è la Maestra?
Nessuno, nessuno dei bimbi lo sa,
un bimbo cresce e…va.

Lo sanno, ma forse, ma tardi,
quelli che ormai sono grandi.
Primino, perché ci guardi?
Primino, lo vuoi saper tu?

La maestra è come Giobbe,
che infinita pazienza ha.
La lezione ti spiega
e ti rispiega,
la sua pazienza non fa una piega,
lei sempre riesce a trovarla
e, con affetto, ti parla.
La Maestra è come Giobbe.

La Maestra è come pioggia benefica.
Ammonimenti e penalità avrai,
se le mani contro qualcuno alzerai;
ognuno va accettato,
ognuno va rispettato.
Il bullismo è da eliminare,
l’amicizia deve trionfare.
La Maestra è come pioggia benefica.

La Maestra è come biblioteca.
Non c’è libro interessante che non conservi;
lei ama la quiete,
per raggiungere le Sue mete:
ti indica la strada del sapere.
Poiché è saggia, sa ascoltarti,
nella tristezza consolarti.
La Maestra è come biblioteca.

La Maestra è Educatrice.
Molto sopporta, molto perdona,
molto insegna, molto dona.
Puoi anche non studiare, delusioni le puoi dare,
ti dirà: “In te credo! In ripresa ti vedo,
sarai presto tra i migliori,
se studi e se lavori.
La Maestra è Educatrice.

Genova, 30/03/2007

La Maestrina dalla penna rossa


La maestrina dalla penna rossa
provocatoria e dolce nel contempo,
pace e giustizia portando alla riscossa
in ogni suo post e in ogni tempo,
se n’è voluta andare all’improvviso
senza un saluto, senza preavviso.
Resto di pietra e tanto addolorata
Per tutto ciò che avrei voluto dire.
Del tempo sperato ora derubata,
solo il destino posso maledire.
Quanto nel profondo ell’abbia inciso
sussurrarle vorrei con un sorriso.
E quel suo volto d’eterna primavera
Ancor più cupa mi fa sentir la sera.
La vicinanza e l’affetto sincero
Spero le giungan col mio pensiero.
La prima al mattino a dare un saluto,
il forum nel sonno e ancora un po’ muto,
il viso solare facea capolino
ed il suo augurio sentivo vicino:
due o tre parole, di corsa poi a scuola..
il sol pensiero mi prende la gola.
Ci si attardava a volte di più
con i ricordi di chi non c’è più
e della nostra comune amicizia
per Lella strappata con ingiustizia.
Ci si scambiava rimpianti riflessi
Per sentimenti rimasti inespressi..
Da ogni parola sua traspariva
quanto era vera e quanto era viva.
Senza un accordo, il comune sentire
ogni immagine ha fatto sparire.
Di grafica il forum è tutto deserto,
nei cuori rimane un grande sconcerto.
Soltanto rilucon tra i rossi capelli
il viso di Dani e gli occhi suoi belli.
Tante genziane e le sue stelle alpine
vorrei trovare a decine e decine
ed i suoi monti che amava tanto
con un tramonto color amaranto..
Ricordo un giorno, ricevo un messaggio:
“sono a Milano, ma sol di passaggio,
vorrei vederti, ma il tempo è tiranno,
un’altra volta, forse quest’anno.”
Quelle parole nel cuor sono incise,
io le sue attese avea condivise..
Ormai è tardi, ma tengo il messaggio,
di cancellarlo non ho il coraggio.
Risento la veneta sua cadenza,
corretti apostrofo e desinenza,
il tono deciso e insieme cordiale,
sicuro il pensiero e sempre leale…
Di lei mi han colpito la sobrietà
e il gran pudore dei sentimenti,
in sé trattenuti con dignità.
Nessun rimpianto, mai dei lamenti,
graffiava il vero dentro la vita,
cercava il bello nei monti a lei cari,
amava l’arte, apprezzata e capita.
Ai libri carpiva gli aspetti più veri
per affidarli ai suoi acuti commenti
ed arricchirli dei suoi pensieri,
consigli vari e suggerimenti.
Come in un mosaico si colora il quadro
di riflessi, rossi come il cuore
e del suo far deciso ma leggiadro
che a grandi e piccoli dettava amore.
Chiara, Fanny, i figli ed il marito
e il forum tutto ne piangon l’assenza
e il suo sorriso aperto e gradito
ch’era lo specchio della sua coscienza.

Gisella

 

Daniela in montagna

Più di una volta ho scritto (e pensato), dopo un mio post :" E, adesso, aspetto Daniela!".
Tu, puntuale, spontanea, sincera fino allo spasimo, forte, mi rispondevi, dandomi tanta carica e costringendomi a pensare:
" Che forte questa Borsato!".
Ora sono, letteralmente, senza parole.
Mi manca la forza di pensare e di scrivere.
Ieri sera non ho avuto il coraggio di accendere il PC. Avevo paura di una notizia che non volevo conoscere e che, purtroppo, ho appreso ora.
Mi sono collegata al nostro forum con lentezza, quasi presagendo la notizia.
Voglio continuare a pensare:" E, adesso, aspetto Daniela!".

Tania

"... Non vive ei forse anche sotterra, quando
gli sarà muta l'armonia del giorno,
se può destarla con soavi cure
nella mente de' suoi? Celeste è questa
corrispondenza d'amorosi sensi...
... Sol chi non lascia eredità d'affetti
poca gioia ha dell'urna..."
(Ugo Foscolo)

Daniela non continua forse a vivere nei nostri pensieri, attraverso i messaggi che ha lasciato, con i suoi insegnamenti a scuola ed in famiglia? La "Celeste corrispondenza d'amorosi sensi", invocata dal Foscolo nei Sepolcri, non è forse già viva e presente? Infatti Ella continuerà ad amarci al di là della vita. L'amore è l'anima, e l'anima non muore.


Nicola Santoro

Niente sarà più come prima senza di te, Daniela, senza il tuo acume, senza la tua ampiezza di vedute, senza il tuo spirito critico, senza la tua onestà intellettuale, senza quella tua testa sempre così indaffarata, senza quel tuo spirto guerrier che speravo tanto potesse farti vincere anche questa battaglia...

Niente sarà uguale senza la tua anima generosa, sincera, sensibile e dolce, che ho scoperto solo negli ultimi mesi quando tra noi il rapporto si è fatto più stretto, quando oltre quella scorza contro cui tante volte avevo cozzato ho visto finalmente la vera Daniela.

A volte la vita ci fa dei doni e tu per me lo sei stata, Daniela. Non ci sarà libro di cui non ti regalerò la recensione, immaginandoti mentre ne discutiamo... non ci sarà apostrofo o accento sbagliato che non mi strapperà un sorriso pensando alla tua ostinata crociata contro gli orrori di ortografia.

Sei e sarai sempre con me, mia coredattrice preferita!

Anzi, a pensarci bene, io ero la tua coredattrice, ma tu eri molto di più, una maestra per me... e mi sento molto sola adesso.

Monica

 

 

 

 

Bologna, 9 aprile 2006

Incontro Daniela, Alberto, Alessandra, Cristina, Elisabetta, Giancarla, Laura, Marisa, Paola, Tatiana, Teresa

Ho conosciuto Daniela a Bologna un anno fa e in rete attraverso i suoi puntuali interventi: ne ho ammirato la lucidità della scrittura (e la capacità di usarla ad orari per me antelucani!), l'onestà intellettuale sempre meno scontata nella nostra società, l'amore per la pace, l'odio per l'ingiustizia, la passione per la lettura e per il suo lavoro.

Quello che ho scritto nel filo a lei dedicato:

Chi ci lascia non ci abbandona: in noi rimane sempre qualcosa che ci ha dato e che noi continueremo a far vivere..

é più che mai vero e questo dialogo fra noi ne è la testimonianza.

Elisabetta

Grazie, D'aniela!

Grazie, Daniela, perchè quando nessuno ci credeva, tu eri qui.
Grazie perchè ci sei sempre stata, anche quando noi non lo capivamo.
Grazie per i messaggini telefonici, che quando li avevi gratis chi si salvava più.
Grazie per le telefonate in cui ci dicevi 'scolta almeno una volta ogni due minuti.
Grazie per i tuoi contributi al sito, che restano una lezione di vita e di umanità.
Grazie per aver apprezzato quello che di buono c'era in tutti noi.
Grazie per gli albeggiamenti alle ore più impossibili che come facevi lo sapevi solo tu.
Grazie per gli incoraggiamenti, sempre e comunque.
Grazie per averci fatto sentire importanti e per averci considerato tuoi amici.

Grazie, D'aniela

Paola

L'importanza di mettere l'apostrofo

Daniela non era una maestra. Era una Maestra. Una di quelle vere, schiette, forse una di quelle come non ce ne sono più. Ma soprattutto era la "nostra" Maestra, la "maestrina dalla penna rossa", come scherzosamente la chiamavamo nel forum. Già, perchè quando entrò in contatto con noi, sulla piattaforma dei corsi ministeriali di informatica, le prime volte ci correggeva gli errori. Gli apostrofi, in particolare. Cominciammo così, con lei, a scambiarci messaggi, alcuni seri, alcuni scherzosi, sera dopo sera, e piano piano imparavamo a conoscerci e a volerci bene. Lei era entrata un po' titubante, un po' diffidente, all'inizio... ma dopo poche settimane di frequentazione virtuale era come se ci conoscessimo da sempre. E lei c'era sempre, a sostenere chiunque di noi fosse in difficoltà, a puntualizzare le sue posizioni, a credere sempre di più in questo gruppo di amici-colleghi che si andava formando. E quando questo spazio è nato, lei, che poco o nulla capiva di siti, di linguaggi html e di piattaforme, si è buttata a capofitto nell'impresa con la generosità di un cuore (quore, come le dicevamo per scherzo) grande grande grande... fino a diventare una colonna portante della Redazione. Recensiva libri (e che splendide recensioni!) che divorava con passione, montava pagine web, si preoccupava del fatto che nessuno leggesse la sua rubrica... macchè... in realtà la rubrica aveva un sacco di visite alla settimana... Allora lei si tranquillizzava e continuava a recensire...

Ci telefonava spesso, Daniela, e noi telefonavamo a lei. Chiacchierate lunghe e coinvolgenti, che ci facevano piacere anche se si parlava di nulla, perchè sempre avevi la sensazione che dall'altra parte del filo ci fosse una persona che ti ascoltava davvero. Aveva le sue idee, Daniela. Precise e puntuali come quegli apostrofi che correggeva con pervicacia, difendendo la dignità del suo mestiere e la bellezza della nostra lingua. Aveva le sue amiche, quelle che sapevano che davvero lei c'era sempre, con una parola di incoraggiamento per tutte, e spesso usava quella giusta. Sapeva stare dietro a chi soffriva con una costanza incredibile. Chi di noi l'ha conosciuta di persona non potrà dimenticare il suo aspetto sbarazzino, i suoi modi diretti, il suo sguardo limpido e il suo animo dolcissimo, dietro una scorza ruvida che lei stessa si era costruita, ma in cui lei stessa non credeva. Così la "ruvida" Daniela era diventata per noi D'aniela... con un apostrofo ironico su cui anche lei scherzava con piacere.

Il suo motto era "resistere, resistere, resistere!"... e sembra un'ironia della sorte citarlo adesso, adesso che lei non ha resistito, che non ce l'ha fatta. Ma nessuno di noi potrà mai dimenticare quel mix di verve e dolcezza, di ritrosia e di immensa generosità che l'hanno resa unica per noi. Solo una persona di elevatissima statura morale poteva darci quello che Daniela ci ha dato, e per questo noi la ringraziamo. Perchè lei sapeva mettere l'apostrofo anche nei rapporti umani, e lo metteva al posto giusto.

Paola

Finis

Sono larghe le maglie della rete
e nulla resta.
La festa
si è spenta sull'inutile tastiera
e le ore inquiete
reclamano un segnale di presenza
che non arriva. L'attesa è questa
terribile incoscienza,
quando la fine non ti sembra vera
e non sai accettare
l'assenza.

Paola

È tremendo ciò che ho appreso, stringiamoci tutti in un unico abbraccio, stiamo soffrendo tanto e non so che dirvi. Daniela era quel che era: apprezzatissima, perchè straordinariamente intelligente. La sua penna rossa mi ha dato tanto, ma tanto tanto. Non ho fatto in tempo a conoscerti, di te ho anche le parole dolcissime che mi scrivesti per darmi una risposta alla recensione de "Il canto della farfalla". Non avrei mai pensato che mi avessi scritto... cara cara cara Daniela, non ti ho mai detto " ti voglio bene". Oh quante cose mi vengono in mente: la chat... Ti voglio bene Daniela, provo un dolore immenso... inutile dire queste cose... continuerò ad averti nelle mie preghiere e un giorno ti incontrerò.

Adelina

 

Il viaggio, eseguito per Daniela da Carla Cipolloni

D'aniela dai capelli rossi

Quando vedi Daniela per la prima volta, ti viene in mente la canzone di Baglioni.. "quella camminata strana....". Non cammina in modo strano, Daniela, cammina in modo impetuoso; cammina come ha affrontato la vita: ondeggia leggermente le spalle e la testa, e i capelli le danzano intorno al viso. Mi dà l'impressione di una persona abituata a camminare in fretta, che fa fatica ad adattarsi al ritmo blando della passeggiata in centro.. Mi sarebbe piaciuto vederla camminare in montagna, zaino in spalle: sicuramente ha l'andatura di chi è abituato alle salite, il passo misurato ma sempre uguale, senza mollare mai, il passo degli alpini. Mio padre è stato un alpino, e forse anche il suo, se non ricordo male; mio padre mi ha insegnato a camminare per le ripide colline della mia terra. Mi sarebbe piaciuto vederla lassù in vetta, circondata dalle sue montagne, a spartire pane e mortadella con un corvo...

Di Daniela ti colpiscono i capelli: morbidissimi, soffici, setosi, ondulati che neanche la miglior permanente riuscirebbe ad imitare, e ribelli, come lei. Lei che se li allontana dal viso con un gesto rapido e brusco, lei che va in giro con i capelli bagnati sotto la pioggia, o perchè non ha la pazienza di asciugarli... Tipico di lei, così naturale, dare poca importanza al suo aspetto..

Daniela ha una pelle del viso bellissima, liscia come la seta, e solcata solo dalle rughe di espressione: i solchi ai lati della bocca sono profondi... li hanno incisi i suoi sorrisi. Sembra sempre abbronzata, Daniela, anche a primavera, e non ha un filo di trucco.

Ha un viso mobilissimo, Daniela: ti parla, col suo viso e coi movimenti del capo. Quando la prendi un po' in giro, china leggermente la testa, socchiude gli occhi, stringe le labbra ma sorride, e ti dice "sì, sì..." col tono conciliante che conosciamo così bene... e quando si arrabbia, o si anima nel difendere un'idea in cui crede, scuote la testa con movimenti rapidi, secchi, e quella criniera di capelli rossi le danza intorno e parla per lei..

Parla col viso e parla con le mani, Daniela: mani senza fronzoli, senza smalto, mani robuste, mani salde che ti stringono e ti trasmettono sicurezza, e il suo affetto.

Daniela, che si fa venire il fiatone e inciampa nelle parole alla prima telefonata.

Daniela, che se ne sta immobile, a guardarmi senza parlare, mentre salgo sul treno. Daniela che mi fa un saluto poi se ne va, con passo deciso, zainetto in spalla, ma a capo chino e con gli occhiali appannati.

Laura

Le fotografie scattate da Daniela in montagna

il giglio rosso

 

il non ti scordar di me

 

la stella alpina

 

La cima dell'Antelao

Triste è aspettarti inutilmente,
ma tu sei ancora tra noi,
per tutto ciò che ci hai scritto, insegnato, raccontato, recensito, comunicato e condiviso
Non sei sparita,
ora sei ancor più parte di noi.

Teresa

Sono sconvolta per un'altra dipartita prematura e inaspettata........ mi dispiace enormemente, anche se a volte io e Daniela non ci siamo capite, abbiamo sempre cercato di chiarire i nostri pensieri, di comprenderli e rispettarli in ogni caso.............sono veramente senza parole.........ciao Daniela..........

Non avrei mai pensato di soffrire tanto per una persona che non ho mai conosciuto e che neanche ho mai sentito al telefono, già mi era capitato con Lella, ma ora con Daniela è stato ancora più difficile.....forse perchè esco ( o meglio ci sono ancora dentro) da una situazione dolorosa, o perchè ho avuto con lei qualche divergenza ultimamente e non sono riuscita a dirle che poi avevo apprezzato la sua onestà e il suo modo di essere...... ora vorrei dirle tante cose, ma non riesco......riesco solo a dire che alle 17 ci sarò (avevo un impegno e l' ho rinviato) e la penserò insieme a tutti voi come la sto pensando da quando ho saputo e non riesco a fare altro.......un saluto e un abbraccio a Fanny, a Lorenzo e agli altri familiari.....

Luisa

Ciao Dani...
i sentimenti si mescolano,
le emozioni irrompono,
le parole sono poche,
i pensieri sono tanti.
Io qui ferma e attonita
sospesa tra il reale e l'immaginario.
Dani... sempre nel mio cuore!

Angela

Giorno 28 marzo è scomparsa Daniela Borsato, una cara amica di Forumlive e Maestra esemplare, oltre che moglie e madre innamorata dei suoi cari. Un donna dal carattere forte, dalle idee chiare e convinzioni ispirate a principi democratici e progressisti. Energica, impulsiva, irruenta e generosa, dal cuore grande, si è battuta con energia per le cose in cui credeva e le ha difese a "viso aperto", sempre e ad ogni costo ... pronta a correggere le imperfezioni linguistiche di chicchessia, una perfezionista nel lavoro e nella vita. Un ictus cerebrale ci priva della sua bellezza, anche se Daniela continuerà ad essere tra di noi, amici di Forumlive, attraverso i suoi scritti e la passione con cui si è impegnata in ogni occasione, a continua testimonianza del suo bel modo di essere. Ciao Daniela
(pubblicato su blog “Scolasticando”)

Sebastiana

Angela

Stella di un mattino dal cielo pesante... la finestra della mia "diesseria", come scherzosamente la chiamiamo nel forum, mi rinvia una Ladispoli spenta, un cielo poco primaverile e il mio umore è cupo... mi sono chiusa qui, tra montagne di carte che oggi sono senza alcun senso per me.
Come ricordarti, Daniela?
Il mio ricordo "privato" è l'affetto con cui tu, anima nobile e fiera di "Combattente", confessavi quasi con stupore a me e a te che mi volevi bene, a me, una d.s.!!! Un gioco tra noi, un modo per conoscerci senza esserci mai viste.
Il mio "ricordo privato" è questo: gli antichi offrivano doni ai Mani ed io sono infarcita dell'amata cultura classica che mi dà ristoro nella disperazione, come se la lontananza nel tempo cristallizzasse il dolore in forme composte... Bene, Daniela, il mio dono ai Mani stamattina è... un pensiero per la mia scuola. Dono strano, vero? Te lo spiego: la mia è una scuola di frontiera, di quelle che avresti amato, perchè è una sfida... tanti ragazzi, moltissimi stranieri, tantissimi diversamente abili ed un tessuto sociale anomalo, città di periferia di Roma, città giovane da crescere come si può, città dai mille contrasti e scuola che riflette le contraddizioni del territorio.
Scuola dura, ma a cui mi sono affezionata, perchè ogni giorno mi sfida a dare di più. Ti ci saresti divertita, arrabbiata, appassionata, qui a Ladispoli, Daniela.
E oggi Ladispoli non ha sole, ma quando il sole esce illumina una città forse non bella nel senso proprio del termine, ma in crescita. E soprattutto illumina un mare comunque bello.

Ti sia lieve la terra, Daniela.

Maria

AMICIZIA

Mi sono, spesso, chiesta cosa significhi avere amici o essere amica. Oggi sono ancora più confusa ma ho una risposta parziale. So cosa significhi perdere un'amica. È mancata ieri, così, quasi all'improvviso e senza sapere che sarebbe partita per un viaggio senza ritorno.
Daniela, mi mancherai per le tue mails, per le tue telefonate e gli sms. Le tue parole ultime mi hanno dato conforto in un momento di tristezza personale e mi hanno aiutato a stare meglio. È tardi per dirti che ti voglio bene? Io non so dare forma ai sentimenti e, a volte, mi chiudo in silenzio.
Il tuo corpo di luce è ancora qui, stammi vicina e sii ancora amica di resistenza.

Alida

 

L'incontro fra Daniela e Sonia a Venezia, agosto 2005

Grazie per aver più volte dato al FORUM il coraggio dell'impegno
grazie per esserti a volte arrabbiata per i c@zzeggi@menti
grazie per aver accettato i c@zzeggi@menti
grazie per averci detto che non condividevi ogni volta che non condividevi
grazie per quel tuo telegramma del 1 settembre 2004, in mezzo ai mille telegrammi del forum D
grazie dei tuoi sms domenicali
grazie dell'affetto con cui negli sms scrivevi "ciao, diesse, non lavorare troppo"
grazie per il rispetto che porti al tuo lavoro nobile
grazie per la fierezza della MAESTRA
grazie per il tuo "senza se e senza ma" alla guerra
grazie di te, Daniela

Maria

Ciao D'aniela,
ciao alle tue parole dure, e vere, e pesanti, e da pensarci su.
Ciao alla tua franchezza e alla tua ingenuità
ciao all'entusiasmo
ciao al "che faccio, emigro?"
ciao alle azioni di denuncia
ciao ad Orione, che tuo padre ti ha insegnato ad amare.
Ciao al lavoro ingrato... usurante... ma va' là!
Ciao ai pò e ai fà.
Ciao cara persona, abbracciami.
Ciao, bella, ciao.

Alessandra

Daniela?
Era il raggio di sole di Forumlive.
Glielo dicevo quelle poche volte che ho parlato con lei.
Splendida, solare, ironica, dolce, determinata, una lava calda che scivolava riscaldando
senza distruggere.
La ricorderò sempre.
Mi piaceva guardare la sua foto: per me era la primavera con tutti i suoi colori e tutta la sua bellezza.
Ciao Daniela.
Che gli angeli gioiscano guardando il tuo solare sorriso.

Emanuele
 

Prova a contare i granelli in una piscina di sabbia

Prova a contare i battiti d’ali di una farfalla,
le particelle d’acqua di cui si ingrossa l’oceano,
i respiri di una creatura, le stelle che accecano nel cielo estivo
Prova a contare le folate di vento quando è bufera
e le gocce di pioggia durante un temporale,
i sorrisi di un bimbo di fronte al mondo
Prova a contare gli attimi di stupore di fronte al creato,
e gli istanti di cui è fatto il tempo degli uomini,
e quello della terra
Prova a contare tutte le cose che impari nella vita,
ora,
prova a contare le emozioni di un’esistenza, le gioie che ti regala un’amicizia
e la profondità del dolore nell’assenza

Sonia

Daniela, vola in alto accompagnata dagli angeli!

Anastasia

Daniela, te ne sei andata e io ti vengo a salutare qui (Forum C), dov'è nata la nostra amicizia.
Sei una delle persone più nobili che io conosca, di profonda onestà intellettuale e grande senso di responsabilità, attivissima (e impaziente nel portare a termine gli impegni!), ma, soprattutto, dolcissima, sempre sollecita e affettuosa, sempre felice di sentire un'amica.
Hai sempre lasciato aperte le porte del tuo cuore alle persone amiche anche quando c'erano incomprensioni, hai sempre creduto che fosse possibile il dialogo con tutti, anche quando sembrava che non ce ne fossero le basi.
Hai saputo entrare nel cuore delle persone con la tua bontà e la tua fiducia nelle persone.
Daniela, avrei tante cose da dire, ma stasera dico solo che mi hai insegnato cosa sia la vera solidarietà e la vera amicizia.
Ti struggevi per le amiche lontane in difficoltà, perché ti dispiaceva non poter dare una mano d'aiuto concreta, ne condividevi le gioie e i dolori con vera partecipazione.
Sapevi trasmettere calore umano anche senza avere conosciuto di persona le tue amiche.
Io non ti ho mai vista, ma per me, e te lo dicevo, per me era come se ti conoscessi, perché riuscivi con la tua affettuosa presenza "virtuale" nei modi, ma tanto concreta e vicina nella sostanza, a far parte della mia vita.
Ciao Daniela

Ada

C'era una volta...
una bella ragazza dai capelli rossi. Voleva essere un tipo duro, tutto di un pezzo ma barava, lo si capiva da tante parole che non osava dire ma che le cadevano giù ad ogni post che scriveva. La sua vitalità traspariva in ogni dove. Sapeva, anche segnando errori con la penna rossa, attorniarsi di tanti amici. Per lei l'amicizia era tutto, la linfa che alimenta spazi virtuali come questo.
"Come fai" mi diceva "a stare lontana da tutti noi, come fai a non scriverci più, a non sapere più niente di noi. Io non ci riuscirei Giovanna, non so veramente come tu possa riuscirci". Ed aveva ragione, la mia carissima e simpaticissima amica e più volte è riuscita a riportarmi in questo spazio, da dove pensavo di potermene andare, anzi, mi ha fatto tornare indietro anche con una certa forza direi, rivolgendomi parole grosse e vigorose.
Una sera, dopo l'ennesima litigata, perchè in passato lo abbiamo fatto spesso, in uno slancio coraggioso le dissi: "Peccato Daniela, noi due potremmo essere buone amiche". Avevo capito, tra le righe, la sua fragilità, la sua sensibilità e la dolcezza che l'animava. E lo siamo diventate, una gioia per me, fatta anche di piccoli dispettucci per le nostre idee opposte e lontane ma che mai hanno scalfito la bella amicizia nata tra noi.
Ora Dani, sei stata tu ad andare via, mi hai lasciata, hai lasciato tutti noi tra lo sgomento e la rabbia, tra il dolore e la disperazione, hai squarciato quel "quore" che tanto vantavamo. Sanguinerà Dani, sanguinerà per tanto tempo senza poter fare nulla, senza poterti dire: "Ma che fai, come puoi resistere senza di noi, senza sapere niente di noi...". Per quanto mi riguarda però, mi sforzerò di pensarti on-line, a sorridere dei nostri post e a correggere i nostri errori con la penna rossa.
Ciao amica cara, noi saremo sempre qui, a parlare di te, a ricordarti, a riascoltare la tua voce perchè questa favola continuerà ancora...
.

Giovanna

 

Gisella

Ho pianto e ho pregato,
ho pregato e ho pianto.
Sopra di me le voci della vita,
note stonate e confuse
che mi passano accanto
scivolando in un mare di silenzio.
Non c’è pensiero né voce
che colmi il vuoto di una assenza,
pesante e ingombrante;
una distanza che appare incolmabile
proprio nel momento in cui
si mostra sì dura e irreale
e il cuore spezzato
non ha pace.

Ciao amica mia di rubrica

Lucia

Chi ha detto che il mondo virtuale è distante dalla realtà? Chi ha scritto che frequentare comunità a distanza è desiderio di evasione dal mondo reale che ci circonda? Perchè se è vero ciò che hanno detto, che mi spieghino adesso perchè provo questo sentimento di estremo dolore misto a rabbia e costernazione. No, non esistono distanze, non esistono tipologie di ambienti che possano lasciarci indifferenti! Daniela è andata via, ma noi avremo ancora la fortuna di dialogare con lei perchè, contrariamente a quanto dicono, sono convinto che lei continuerà ad essere qui, a ridere con noi, a frequentare forumlive in sola lettura, a distribuire apostrofi a tutti, senza necessità di effettuare il login!

Con affetto

Claudio

 

Daniela con la sua carissima Cristina

 

Marisa

 

Maria Pompea

 

 

   

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