Renato Cartesio

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           RENATO CARTESIO        

Icona iDevice Chi era Cartesio?

Cartesio, nome italianizzato di René Descartes, nacque a La Haye, Turenna (Francia) nel 1596 e morì a Stoccolma nel 1650. Fu un grande scienziato e matematico ed è considerato il fondatore della filosofia moderna nonchè il padre della matematica innovativa. Infatti, se i matematici avevano sempre sentito l'esigenza di ricercare i legami esistenti tra i vari compartimenti della materia (Aritmetica, Geometria, Algebra, ecc...) tanto da indurli, fin dalla metà dell'Ottocento e ai primi del Novecento, a iniziare l'indagine dei legami tra i concetti delle varie teorie, Cartesio ebbe l'intuizione di tradurre questioni geometriche in problemi algebrici. Nei suoi scritti del 1637, tra cui "La Géométrie" (La geometria) spiegò la rappresentazione di un punto di un piano mediante una coppia di numeri reali e la rappresentazione di una curva tramite un'equazione. In tal modo trovò un legame tra i problemi geometrici, traducendoli in problemi algebrici e, soprattutto, riuscendo a risolvere, con le regole dell’algebra, problemi geometrici piuttosto complicati che fino ad allora erano rimasti irrisolti dalla geometria elementare.
La sua idea di risoluzione di qualsiasi problema geometrico tramite un metodo generale si basa su due punti :

  • il metodo delle coordinate di un punto posizionato nel piano in un sistema di riferimento di assi orogonali, che non a caso, si chiamano cartesiani
  • la rappresentazione, tramite esse, di una qualsiasi equazione algebrica in due incognite, come "curva" del piano.

In effetti La Géométrie ( geometria analitica ) ebbe grande influenza sullo sviluppo del sistema di coordinate cartesiane con l'inserimento degli assi, delle ultime lettere dell'alfabeto per indicare le incognite e le prime per indicare i termini noti di un'equazione. Inoltre, per queste ultime, Cartesio formulò la regola cartesiana dei segni che si applica per trovare il numero delle radici positive e negative di una qualsiasi equazione algebrica..
La genialità della sua Geometria Analitica, che si può considerare un'interfaccia tra la Geometria e l'Algebra, non venne capita immediatamente; sebbene nelle intenzioni dell'inventore si volesse far corrispondere ad un concetto geometrico (ad es. retta) un concetto algebrico (ad es. equazione lineare) e viceversa. Ci vollero molti anni (forse secoli) prima che Newton e Leibnitz, utilizzando la Geometria Analitica, sviluppassero in maniera quasi autonoma ed indipendente l'uno dall'altro, il calcolo differenziale per funzioni di una variabile reale. Dalle derivate al calcolo integrale il passo fu breve e, poi, il tutto venne esteso alle funzioni di più variabili, gettando così le basi per sviluppare teorie matematiche sempre più generali, astratte e raffinate (Analisi Funzionale).

E pensare che tutto è partito da una coppia di rette, mutuamente ortogonali, su cui è stata fissata un'origine ed un verso di percorrenza (riferimento cartesiano).




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