Introduzione
LA FLORA E LA FAUNA VESUVIANE
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La vegetazione del Somma - Vesuvio presenta caratteristiche spiccatamente mediterranee, dovute sia alla vicinanza della costa che all’aridità del suolo. Il clima mediterraneo, di cui basta  ricordare i caratteri più salienti "temperatura elevata e piovosità scarsissima durante l’estate", ha ulteriormente selezionato le forme vegetali, soprattutto in ambienti estremi. Un primo carattere assai comune è la sclerofillia, cioè l’ irrobustimento delle foglie mediante una cuticola spessa, resistente, spesso lucente.

Questo adattamento conferisce alle piante sclerofille come il leccio, il pino, il carrubo, una notevole difesa contro una eccessiva perdita d’acqua per traspirazione. Spesso poi le foglie si riducono, per diminuire la superficie traspirante: stenofillia. È il caso di piante con foglie ristrette, involute ai margini, come l’Erica, il Rosmarino e in genere le conifere. La riduzione delle foglie può giungere fino alla loro trasformazione in piccole squame o alla loro completa sparizione: ofillia come nelle ginestre. Le ginestre vesuviane, con il loro profumo, hanno ispirato il poeta Giacomo Leopardi che compose una delle sue opere più note.

Come tutte le leguminose, il fiore ricorda un impavido veliero, con i due petali inferiori riuniti a formare la carena, i due laterali dispiegati come ali o vele ed un quinto superiore eretto gagliardamente e perciò chiamato: stendardo. Il frutto è un baccello piatto, lungo fino a 8 cm che racchiude in bella fila gli scuri semi pieni di futuro. L’altra caratteristica della ginestra è di essere fatta per dissodare con le sue potenti radici le lave dure dei vulcani. La sua presenza è essenziale per preparare questo terreno arido e compatto a un successivo, più elevato manto vegetale. La fioritura comincia a aprile e si prolunga in maggio e giugno. Il suo fusto viene usato per fare robuste scope e siepi frangivento, mentre i fiori vengono messi nel cibo e  sparsi davanti alle processioni di prima estate.

L’instaurarsi sul terriccio di queste piante è dovuto al disgregamento della roccia operato da un lichene grigio argentato: lo STEREOCAULON VESUVIANUM  attecchisce sulle lave poco dopo il raffreddamento.

Le eruzioni hanno cancellato più volte la flora del vulcano e, ogni volta, le piante hanno dovuto ricominciare da capo la colonizzazione delle rocce laviche.

I processi di copertura vegetale delle pendici del Vesuvio sono stati accelerati dall’uomo attraverso l’impianto di pini domestici e pini marittimi sotto i quali cresce poi la macchia a leccio.

Sulle pendici del Somma predomina il bosco misto composto da roverello, acero napoletano, castagno ed è di particolare interesse una piccola stazione di betulle.

Il sottobosco è particolarmente ricco: vi crescono pungitopo, biancospino e la smilacee, una liana nota anche con il nome di stracciabrache per le sue numerose spine.

Vesuvio però non significa solo minaccia incombente, ma anche natura da proteggere. Di un parco naturale del vulcano si cominciò a parlare intorno alla metà degli anni settanta per merito del Comitato Ecologico pro Vesuvio, che propose l’istituzione di un parco nazionale nel 1979. Il parco nacque ufficialmente nel 1991con la legge quadro delle aree protette. La zona protetta si estende nell'immediato entroterra tra Napoli e Salerno su una superficie di 8.482 ettari e interamente compresa nell'area vulcanica del monte Somma - Vesuvio. Il suo territorio include boschi, macchia mediterranea e boschetti di betulla, rifugi per molti uccelli migratori nelle stagioni del passo.

Il Vesuvio - Monte Somma è collegato lungo la rotta migratoria che attraversa il Golfo di Napoli e si dirige verso NE; passa per l'Appennino e l'Adriatico, fino ad arrivare in Europa centro - orientale. Un'altra rotta migratoria che interessa l'area, proviene dal centro Europa ed è più consistente in autunno. Gli uccelli in migrazione trovano sul Vesuvio e sul monte Somma sia zone di sosta (bosco, macchia, ecc.), sia zone di alimentazione (soprattutto macchia mediterranea e aree agricole), per poi riprendere il viaggio. Tra le specie più interessanti che transitano vanno citate il gheppio, il lodolaio e il rigogolo.

La vicinanza alla costa e la presenza di macchia mediterranea fanno del Vesuvio un'area di svernamento per varie specie:

pettirosso, passera scopaiola, torcicollo, fringillidae e cince in particolare.

Il Monte Somma, con i suoi boschi di castagno, è più interessato invece alla nidificazione. A fianco a specie tipiche della Campania, quali capinera, fringuello, cardellino, scricciolo, cinciallegra, civetta, sparviere, merlo, barbagianniupupa, poiana, vanno aggiunte anche le segnalazioni di nidificazione del fanello, della cincia mora, picchio rosso maggiore, dell'allocco. Queste specie costituiscono l'equivalente del moscardino, del ghiro e del riccio per i mammiferi, in quanto ad importanza ecologica.

 

Pettirosso Merlo Upupa Poiana
Pettirosso Cinciallegra Civetta Merlo Upupa Poiana

Nella parte alta è presente una piccola colonia di corvo imperiale, mentre il barbagianni è equamente distribuito sul Vesuvio e il Monte Somma e l'assiolo è più frequente sui versanti mediterranei.

Tra i mammiferi restano ormai solo la volpe, la donnola e la faina, quali predatori e varie forme di roditori, quali consumatori primari. Sono queste le uniche specie che riescono a sopravvivere in ambienti soggetti ad una forte presenza antropica.

Riccio Vipera Rospo
     

Tra i roditori sono presenti il moscardino e il ghiro: quest'ultimo, in particolare, può essere considerato un elemento interessante. La presenza di questi roditori è indice di salute ecologica dei boschi del Monte Somma. Così sono preziosi la donnola e la faina più sensibili della volpe alle modificazioni antropiche. Tutti i mammiferi selvatici presenti nell'area sono caratterizzati da condizioni di vita notturna e da abitudini molto schive.

Tra i rettili, oltre alla onnipresente  lucertola campestre, bisogna citare la vipera che è invece molto più rara. Gli anfibi sono quasi assenti, a parte  il rospo comune, che frequenta le valli più umide.


 

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