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Punta Chiappa (GE)

di Paola Lerza

 

 

 

la punta in lontananza

verso la punta

porticciolo

rocce sul mare

rocce sul mare

mare tra gli alberi

 

 

mappa

 

 

Dalla parte opposta rispetto al promontorio di Portofino, una lunga e sottile lingua di roccia si  estende sul mare, paradiso di subacquei e bagnanti solitari. E' Punta Chiappa, così chiamata verosimilmente dal ligure "ciappa" (=pietra), che indica l'agglomerato pietroso di cui è costituita. I sentieri per arrivarci sono impegnativi e scoscesi e fanno parte del Parco Naturale e dell'area protetta del Promontorio di Portofino. Molte parti del percorso sono addirittura a gradini: questo, unitamente alla difficoltà di approdo, rende il luogo non troppo frequentato dai turisti anche durante la stagione estiva.

Il percorso più semplice e diretto per arrivare a Punta Chiappa è quello che parte dalla chiesa di San Rocco di Camogli e che si snoda a mezzacosta attraverso uliveti e lecceti mantenendo il monte alla sinistra e il mare a destra. Gli scorci panoramici sono eccezionali, e soprattutto in giornate limpide l'azzurro del mare brilla tra le fronde degli alberi.

Dopo aver superato la chiesetta romanica di San Nicolò - quasi sempre chiusa - e un piccolo agglomerato di case la strada si fa più ripida fino a raggiungere il livello del mare a Porto Pidocchio, da dove partono i collegamenti in battello per Camogli, Portofino e San Fruttuoso. Qui resta ancora un'antica attività di pesca, con quella che i locali chiamano la "tonnara", in quanto lòe correnti al largo del promontorio consentono ancora il passaggio di pesci di media e  taglia (ricciole, piccoli tonni). In realtà oggi la zona è parco marino protetto e la pesca è regolamentata da norme severissime; i fondali però offrono una ricca vegetazione con anfratti e grotte.

 

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la punta

reti di pescatori

reti da pesca

rocce sul mare

strapiombo

occhi della Madonna

 

 

 

pagina web a cura di Paola Lerza