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EMERGENZA RIFIUTI A NAPOLI

teatro

Copione teatrale e recitazione a distanza di alunni di Quartu S. E. (Cagliari) e di Napoli

Lavoro presentato al concorso "REGOLIAMOCI 2008-2009"

a cura di Maria Lidia Locci e Concetta Silvestri

Scuola Primaria

 III G del 2° Circolo

  Didattico

Quartu Sant'Elena


CAGLIARI

ascolta il copione recitato dai bambini

Dove, come, con la collaborazione di chi... è nato il progetto!

Scuola Primaria
IIIA e IIIB dell’I.C.
“82° D’Acquisto"
 NAPOLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Narratori: La scena si ambienta in una casa napoletana: la camera da pranzo.

Al centro in fondo c’è una finestra. La madre, appena alzata, chiede al figlio con molta ansia:

Mamma: Mino, guarda un po’ giù, l’hanno presa la munnezza, stanotte?

Mino: No!!!! E’ ancora tutta là… che schifo!!

Mamma: Ma non ci posso credere….! Fammi vedere...

Mino: E come mi potevo sbagliare: un altro poco arriva fuori al nostro balcone!

Mamma: Eppure ho sentito il  rumore del camion, stanotte..

Giovanna:  Era un sogno!

Mamma: No, sono sicura, mi sono pure alzata e volevo affacciarmi, ma ho pensato “sai che puzza ora che la smuovono!”

Mino: Ho capito… allora la stavano mettendo!

Mamma: Ma che dici?

Giovanna: Perché non lo sai che ….hanno detto i miei amici: di notte la tolgono dalle strade dove abitano…. quelli…. hai capito… i pezzi grossi… quelli che contano! E la mettono nelle strade dove abitano quelli… come noi

Mamma: Per ora i pezzi grossi …quelli che contano…..stanno solo contando gli atteggiamenti di dissenso per il  loro operato!

Mino: Mamma, come parli bene… e che vuol dire?

Mamma: Figlio mio...stanno solo contando... le figure di… non mi far dire le cose con il loro nome… sai non sempre si può dire tutto!

Si sente un campanello

Mino: Uh, mamma mi ero dimenticato di dirti che stanno venendo tutti i miei amici per la chat!

Mamma: Cosa???? Ma io devo uscire!!!

Giovanna: Troppo tardi mammina. Un bacio!

Mino bacia la mamma e va ad aprire la porta

    Narratore:  Entrano 25 bambini

Mino: Ciao Ragazzi! Vi stavamo aspettando… vero mammina?

Tutti: Ciaooooo! Buonasera signora!

Mamma: Infatti! (con tono ironico)

Tutti: Si chatta… si chatta…

Alessia: Non vedo l’ora!

Debora: Ma abbiamo preparato qualcosa?

Ciro: Mi raccomando, nun facimme e figurelle che abbiamo fatto a scuola ca nun sapevemo che erama ricere (non sapevamo cosa dire)

Antonietta: E’ vero, vi ricordate da scuola quando abbiamo chattato dicevamo solo “come ti chiami, che stai facendo, cosa hai mangiato”?

Sergio: E ma che dovevamo dire?

Dario: Dobbiamo prepararci le domande.

Titta: Io propongo una cosa...

Tutti: Sentiamo..

Ciro: Facciamo una chat a tema!

Tutti: Cheeeee????

Titta: Stabiliamo un argomento e prepariamoci.

Rosanna: Antonietta, sei proprio brava!

Cinzia: Che bello io so tante cose di Napoli… così diciamo come è nata perché si chiama così...

Danise: Io racconto la storia di Megaride......

Carolina: E io la storia del Castel dell’Ovo…

Brunella: Io racconto che papà se n’è andato da Napoli per lavoro.

Tresi: ...e ci vogliamo raccontare anche il fatto della camorra?

Luca: Eh… è meglio di no… facciamo una brutta figura!

Clelia: Quanto sei scemo,  perché i camorristi siamo noi?

Vincenzo: E’ vero di cosa ci dobbiamo vergognare… noi non siamo come loro!

Giuseppe: Io racconto l’origine del nome camorra.

Clelia: E io racconto come hanno arrestato quello del palazzo a fianco.

Alessandra: Io racconto delle zoccole che stanno fuori  al palazzo mio e che escono da dentro alla munnezza..

Noemi: Ma non dobbiamo  scendere nei particolari… ehhhh!

Lucia: Ma mettiamoci d’accordo a chi deve parlare per prima, se no non si capisce niente.

Carlotta: Decido io… e così non si piglia collera nessuno.. poi alla fine parlo io.

Carmela: E che dici?

Carlotta: E che dico… arrivederci e alla prossima

Irene: E preparati quello che devi dire.

Tutti: Sììì!!!! va bene facciamo così.

Giovanna: Un momento… zitti… mi pare di aver sentito un trillo.

Giovanna: Sì sono loro!!!

Tutti: Evviva…. Cagliari… Cagliari… Cagliari (a ritmo di slogan)

Mamma: …bella idea questo Progetto del Gemellaggio elettronico …è la prima volta che a scuola vostra fanno  qualcosa di intelligente... sempre quei soliti progetti… copiati da internet… brave le vostre maestre… da loro non me l’aspettavo…. mi devo ricredere….

Mino: Mamma !!!!!

Mamma: Scherzavo!!!!

Mino si avvia verso il computer e sistema la web cam e parla nel microfono    

Mino: Ciao Simone..

Simone: Ciao Mino,  dove stai?

Mino: Noi stiamo a casa!

Tutti: Stiamo tutti a casa di Mino e di Giovanna

Un bambino: E voi dove state?

Alessio A: Come? Dove stiamo ?

Manuel: Noi stiamo a scuola!

Manuele: Noi facciamo il tempo pieno… mica come voi che lo fate a metà

Giovanna: Ancora per poco, quest’anno il nuovo Preside ci ha aggiustato per le feste e dall’anno prossimo anche noi rimarremo i pomeriggi a scuola

Eleonora L.: Che bello così potremo chattare da scuola più spesso… di pomeriggio per noi è più facile andare nel laboratorio di informatica

Nicola: Ragazzi, la munnezza come va?

Mino: Ma che fai, sfotti?

Nicola: Noooooo p’ammore e Dio…

Debora: Manco fosse colpa nostra… la munnezza  c’è... e andremmo a toglierla con le nostre mani se sapessimo dove portarla… tu non sai a che punto di disperazione stiamo!

Diego: Debora… scusa… ma Nicola non voleva offendervi…..

Francesca O: Ciao Napoli! Lo sappiamo che non è colpa vostra!

Elena: A proposito da quanti giorni non la ritirano?

Carlotta: Da quanti giorni… da quante settimane!!!!!

Sara: Che schifo!

Fabiana: Stamattina le nostre mamme hanno fatto "arrovotare"!

Chiara: Come????

Fabiana: Ah… io poi mi scordo che non sei di Napoli: …arrovotare significa che hanno fatto nu burdello ….una gran confusione fuori scuola …hanno gridato …hanno rovesciato i bidoni hanno preparato dei cartelloni e hanno bloccato il traffico e tanto hanno fatto che sono venuti i Vigili… poi la Polizia…. e perfino i Carabinieri…

Mamma: E diglielo che ho fatto venire anche l’ambulanza…

Mino: Sì….sì… mamma si è stesa per terra e ha detto che non si muoveva di là  finché non avrebbero tolto  la spazzatura almeno da fuori alla scuola

Michele: E poi che è successo ?

Mamma: E’ venuta l’ambulanza e ha detto”Signora che è successo? Ed io:  “Niente… solo che per la puzza sono svenuta... toglietela subito se no svengo per tutta la giornata”

Alessandro: E poi?

Rosanna: Gi infermieri hanno capito che  la mamma  di Mino si era messa veramente col pensiero di svenire per tutta la giornata!

Alice: E allora?

Patrizia: E’ venuto il camion e ha pulito tutta la strada…

Mamma: Non c’è niente da fare… vicino allo scostumato ci vuole  sempre lo screanzato.

Silvia C : Poverini!!! Mi dispiace che state vivendo in questa situazione.

Brunella : A te? Sapessi a noi come ci dispiace!!! Non possiamo  più  nemmeno giocare!!!

Antonietta: Dobbiamo stare dietro ai vetri della finestra a vedere la spazzatura come cresce.

Alessio A: Meno male che abito a Cagliari.

Tutti: Ma a noi piace Napoli…

Brunella: Sapessi com’è bella quando è tutta pulita… non la cambierei con nessun altro posto al mondo… quand’è pulita!!!!!

Francesca T : Lo so …mio padre me lo dice sempre che quando va a Napoli non vorrebbe andare più via!

Mino: Ahhh… perché tuo padre conosce Napoli?

Francesca T : Mio padre è di Napoli… è venuto ad abitare qua per motivi di lavoro

Cinzia: Ah… e allora chi meglio di lui può capire la nostra vergogna!!!

Alessio E. : E  dai…. non esagerate… vergogna di che…

Debora: La vergogna di essere trattati senza  rispetto

Si sente un campanello

Simone:  C’è qui anche Stefano …sapete  il nostro compagno romeno

Dario: Sì sì… quello della torta a pupazzo di neve? Mamma l’ha fatta ed è buonissima!

Simone: Sì proprio lui

Stefano: Ciao ragazzi come va?

Tutti: Munnezza a parte …tutto bene!

Stefano: Ma sono vere quelle strade piene di spazzatura o è un fotomontaggio?

Tutti: …Tutto vero… tutto vero…. Munnezza originale

Giovanna: Le cose a metà non ci piacciono 

Luigi2: Ehi ragazzi ci volete dare una mano nell’assegno che abbiamo ?

I bambini di Cagliari: Sììììì!!!

Luigi 2 : Veramente vi volevamo parlare della storia di Napoli, ma ora mi sono ricordato che dobbiamo fare dei cartelloni di protesta ci volete dare una mano?

Tutti i bambini di Cagliari: Certo, siamo pronti

Mino: E’ vero…me ne ero proprio dimenticato

Davide: Protesta per cosa?

Tutti di Napoli: Per la munnezza!!!!!

Simone: E dove li dovete mettere

Clelia: Dobbiamo fare una mostra nella nostra Municipalità perché vogliamo protestare contro i politici che non ci stanno aiutando!

Simone: E allora potete scrivere: "Politici  seguiteci, in questa spazzatura vivere è proprio dura!"

Tutti: Bellissimo, andremo a scriverla

Noemi: E dai, ditecene un’altra!!!

Alessio E: Napoli, ognuno la sogna, non merita questa vergogna!

Tutti: Bravissimi!!!

Bambini di Cagliari: Siamo forti insieme, vero?

Luigi 2: Mi è venuta un’idea  bellissima, di cartellone, sentite: "Nun ve pigliate ce simme affezionati!" ( Non ve li prendete,  i sacchi, ci siamo affezionati!)

Simone: Spiritoso, spiritoso!

Manuel: Siete unici, voi Napoletani!

Ciro: ”(Imita la sigla di  Jonny Groove di  Zelig e balla come il comico). E siamo noi e siamo noi il paradiso siamo noi....

Tutti i bambini di Napoli: E siamo noi e siamo noi il paradiso siamo noi.........

Tutti i bambini di Cagliari: E siamo noi e siamo noi il paradiso siamo noi..........

Tutti si mettono a ballare e a cantare questa sigla, anche i bambini di Cagliari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  REGOLIAMOCI  2008-2009