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Calendario e luoghi delle attività

cal LE FASI DEL NOSTRO LAVORO

Il punto di partenza

inizio Tutto iniziò quando....

CALENDARIO DELLE ATTIVITA'

25 novembre

Riunione per assi culturali (Asse dei linguaggi) e primo confronto su possibili attività per ottemperare alla normativa della L.107/2015 sull'alternanza scuola/lavoro

26 novembre Furia scatta la prima foto e la porta in classe, chiedendo cosa possa essere scritto sotto l'edicola.
28 novembre Elaborazione e definizione del progetto sul portale in relazione all'alternanza scuola - lavoro per la classe III D.
30 novembre Presentazione del progetto al Collegio docenti.
3 dicembre Sopralluogo all'ISCUM (Istituto di Storia della Cultura Materiale, presso il Museo di Sant'Agostino).
4 dicembre Primo rilievo di massima del portale.
15 dicembre Sopralluogo al Catasto.
17 dicembre Sopralluogo al DocSAI.
18 dicembre Richiesta di notizie alla Direzione Urbanistica.
vacanze di Natale Come esercizio di scrittura creativa vengono elaborati i racconti di fantasia sul portale.
gennaio 2016 Gli studenti, a gruppi, scattano foto, prelevano campioni delle piante infestanti presenti nell'area ed “esplorano” la zona, scoprendo ciò che si trova oltre il muro
12 gennaio Sopralluogo all'Archivio di Stato.
13 gennaio Contatti telefonici con la Soprintendenza (dott. Palmisani)
18 gennaio Dalla Direzione Urbanistica SUE e Grandi Progetti vengono fornite indicazioni su dove reperire i dati di nostro interesse.
febbraio 2016

Elaborazione, attraverso successive stesure, di descrizioni sempre più dettagliate e precise del portale.

Spoglio delle annate 1935, 1936, 1937 della Rivista Municipale Genova alla Biblioteca Berio.
2 febbraio

Il dott. Enrico Isola, dell'Archivio Storico del Comune di Genova, individua la proprietà cui il portale dava accesso.

Comunica che nel 1921 è avvenuto l'esproprio che ha consentito la costruzione dell'attuale Corso Montegrappa. Il fabbricato era allora di proprietà dell'Albergo dei Poveri, assegnato in usufrutto a tal “Emilio Risso fu Domenico”.

Il materiale d'archivio relativo appunto all'Albergo dei Poveri sarebbe andato disperso.
4 febbraio Richiesta di notizie all'Archivio Diocesano.
17 febbraio

La dott.ssa Isabella Merloni, dell'Archivio del Magistrato di Misericordia, comunica la presenza, nella loro sede, di un testamento di un certo “reverendo Domenico Risso”.

11marzo Disegno dal vero del portale.
marzo

Spoglio delle annate 1938 e 1930 della Rivista Municipale Genova alla Biblioteca Berio.

22 marzo

Visita al DocSAI.

“Il DocSAI (Centro di documentazione per la Storia, l'Arte e l'Immagine) è situato nelle dipendenze di Palazzo Rosso, in prossimità di Piazza della Meridiana.

La dott.ssa Andreana Serra, che ci ha guidato nella visita, ci ha illustrato la realtà di questo polo museale e quindi ha tracciato per noi l'evoluzione della città di Genova con l'impiego di vedute dipinte e di materiale tratto dalla loro vastissima collezione cartografica. Ha evidenziato come l'agglomerato urbano sia cresciuto nel corso dei secoli a partire dalla collina di Santa Maria di Castello fino a svilupparsi sul mare.

Poi è iniziato un altro tipo di attività: sempre utilizzando le preziose mappe dell'archivio, abbiamo cercato di trovare documenti sul Portale di Passo dei Balestrieri Genovesi. In quanto eretto fuori dalle mura cittadine, al tempo della redazione di tali carte non era considerato importante. Una traccia a noi pare presente sulla mappa del Foppiani del 1846.

Nonostante l'esiguità della testimonianza che abbiamo trovato, si è trattato di una visita estremamente interessante e istruttiva.”  (Edoardo Furia)
22 marzo La prof.ssa Paola Lerza inizia a digitalizzare il lavoro.
aprile 2016

Spoglio delle annate 1921, 1922 e 1923 della Rivista Municipale Genova. Abbiamo appreso il costo delle case allora appena edificate (vedi primo piano nella foto del 1921) in Corso Montegrappa, ma niente su ciò che cercavamo!

20 aprile

Visita all'Archivio del Magistrato di Misericordia in via dei Giustiniani.

“La dott.ssa Isabella Merloni ci ha spiegato finalità e storia del Magistrato di Misericordia, quindi ci ha mostrato l'archivio.

L'istituzione risale all'inizio del 1400 ed è stata finalizzata per secoli ad una corretta amministrazione di elemosine e lasciti testamentari in favore di opere di carità. Nell'archivio è stato convogliato il materiale di analoghe fondazioni pie che, per diversi motivi, sono state chiuse. Attualmente contiene oltre 60.000 documenti, la maggior parte dei quali cartulari, ovvero registri giornalieri delle entrate e delle uscite, relativi agli anni tra il 1590 e il 1720. Scritti per lo più su carta ricavata da stracci, risultano consultabili grazie a pandette, una sorta di “rubriche telefoniche” che, anno per anno, consentono di rintracciare i nomi di benefattori e beneficiati. Le pandette sono ricoperte di pergamene di grande valore, spesso con iniziali miniate. Dal 1700 si diffuse il sistema delle filze, fascicoli di fogli “infilzati” al centro con una sorta di punteruolo, legati con spago e fermati da un sigillo.

Attraverso questo materiale archivistico si coglie la storia della città di Genova: emergono, ad esempio, i suoi legami con le colonie nel Mar Nero, l'evoluzione della lingua e le esigenze manifestate dalla popolazione – non ultima, la presenza di schiavi da riscattare ancora nel 1800.

Quanto alla nostra ricerca, la dott.ssa Merloni ci ha indicato come sia risalita a tal 'Risso reverendo Domenico' attraverso un repertorio compilato a metà Ottocento: da questo repertorio risulta la presenza del suo testamento nella filza 92, al numero 40.

Ci ha quindi proposto di aprire un pomeriggio con noi la filza in oggetto, suscitando reazioni di entusiastico stupore e sincero interesse”. (Riccardo Ferro)
29 aprile

Apertura della filza contenente il testamento del succitato monsignore.

“Nel primo pomeriggio siamo tornati 'in delegazione' al Magistrato di Misericordia per verificare se il documento trovato fosse pertinente alle nostre ricerche. La dott.ssa Merloni ci ha spiegato le caratteristiche del registro consultato: dei singoli testamenti compaiono, in ordine alfabetico, cognome e nome del testatore, tipo di documento (se estratto o integrale), indicazione del notaio e anno di registrazione. Tuttavia ad una prima ispezione non c'era nulla di relativo a Domenico Risso nella filza 92. La dott.ssa Merloni ha poi individuato il testo nella filza 93, che include materiali datati tra il 1474 e il 1714. Il foglio che cercavamo ci è stato quindi tradotto e spiegato. Si tratta effettivamente di un estratto testamentario da cui risulta che il reverendo padre Domenico Risso, figlio di tal (quodam) Cristoforo, ha testato in data 20 ottobre 1626, lasciando duecento soldi alla Massa della Cattedrale. Ha indicato come erede universale Domenichina - figlia di Pietro Risso, suo fratello carnale, e moglie del quodam Francesco Bellandi – e i di lei figli. Ha inoltre lasciato 25 libbre di moneta corrente da dividere fra l'Ospedale di Pamattone, l'Ospedale degli Incurabili, l'Ufficio di Suffragio dei Poveri e l'Ufficio della Misericordia di Genova. Il testamento è stato rogato dal notaio Battista Badaracco.

L'archivista ci ha spiegato che è scritto in caratteri italici e il latino impiegato risulta piuttosto irregolare nelle desinenze e presenta numerose abbreviazioni.

A questo punto ci siamo accorti che non si trattava affatto del Domenico Risso che stavamo cercando perché troppo indietro nel tempo: forse il “nostro uomo” non è neppure un suo discendente!

La dott.ssa Merloni, peraltro, ci ha fornito indicazioni per proseguire le ricerche, evitando lo scoramento per la dispersione  dell'archivio dell'Albergo dei Poveri che ci ha impedito di risalire oltre l'esproprio del 1921. Proveremo a farlo.” (Marta Pisoni)

In conclusione....

Grandi viaggi consentono sicuramente grandi riflessioni; a volte, tuttavia, non è indispensabile allontanarsi molto dai propri luoghi (la casa, la scuola...) per scoprire qualcosa d'interessante.

Abbiamo viaggiato nella nostra città, abbiamo sicuramente fatto qualche passo indietro nel tempo, abbiamo capito che è bello “entrare” nelle cose.

Lavorare insieme ci ha insegnato ad approfondire, a non limitarci alla superficie, a “scavare”.

E' stata un'esperienza insolita e davvero costruttiva.

mattonata

STRADE   E  LUOGHI  CHE  PERCORRIAMO

Le strade che percorriamo

map

Ogni grande scoperta avviene per caso, dalla caduta di una mela in testa a Newton ad Alexander Fleming che, dimenticandosi delle piastre di stafilococco aperte sul tavolo, scoprì la penicillina, fino ad un gruppo di studenti che, rientrando dopo le lezioni, scoprirono un portale. Ecco quindi le strade che tutti noi facciamo per tornare a casa dopo aver passato la mattinata a scuola e che chissà, in un futuro non troppo lontano, potranno portarci a nuove scoperte di una Genova che pensiamo di conoscere, ma che in realtà ignoriamo in gran parte.

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I luoghi che vediamo

luoghi

Legenda dei numeri

 

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Luogo corrispondente

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Liceo scientifico Leonardo Da Vinci

Fieschine

Villa Gropallo

Portale (in Passo  Balestrieri Genovesi)

Villa antica del' 500

Ponte Romano Sant'Agata

Castello Mackenzie

Stadio Comunale Luigi Ferraris

Villa Gruber

Villa Imperiale

Mercato Comunale Romagnosi

Ospedale Evangelico Internazionale

Stazione Ferroviaria Genova - Brignole

Torre di San Bernardino

Santuario Nostra Signora del Monte

Basilica di Santa Maria Immacolata

Chiesa Evangelica Valdese

Chiesa Cattolica Non Parrocchiale degli Armeni

Chiese Cattoliche Parrocchiali S .Fede

Chiesa Cattolica Parrocchiale S .Margherita di  Marassi

Parrocchia San Fruttuoso

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