VIAGGIO AD ATENE

A CURA DI PAOLA LERZA

 

L'Acropoli

 

L'Eretteo

 

Il Tempio di Hermes

 

La Biblioteca di Adriano

 

La Stoà Romana

 

Teatro di Erode Attico

 

Statuina

 

Oro minoico

 

 

Atena pensosa

 

Copia romana del Diadumeno di Policleto

 

Atene:

una città sconfitta dalla Storia

 

I rapporti di una città con la sua storia sono sempre complessi, soprattutto quando la città è una capitale e quando la storia è lunga e travagliata. Ci sono città, come Berlino, che hanno superato la loro storia e hanno girato pagina all'insegna della ricostruzione e della modernità. Ce ne sono altre, come Vienna, che della loro storia conservano gelosamente i fasti con orgoglio e con un pizzico di dietrologia; altre, come Parigi o Londra, che mantengono intatto il loro fascino di sempre, nella consapevolezza della propria grandezza. Atene non rientra in nessuno di questi casi.

La storia di Atene è ben più antica delle storie di tutte le città che ho nominato, e forse è proprio per questo che essa ha lottato contro la propria storia e ne è uscita sconfitta. La Storia di Atene comincia quasi 3000 anni fa e affonda le radici nel mito, quando l’eroe Teseo raccolse in un unico agglomerato gli abitanti dell'Attica dispersi nei villaggi tra le colline, oppure quando la dea Atena, donando agli uomini l'ulivo, vinse la contesa con il dio del mare Posidone e divenne la protettrice della neonata città. È una storia che si snoda attraverso le guerre contro la Persia per la libertà e le lotte per l'egemonia, che passa attraverso il pensiero dei filosofi più importanti del mondo antico e attraverso i progetti degli artisti che gettarono le basi dell'estetica occidentale; una storia che segna l'inizio della moderna concezione politica basata sulla partecipazione del popolo e sulla democrazia.

È una storia che oggi viene quotidianamente sbattuta in faccia alla città da un'Acropoli fatiscente e in perpetua ristrutturazione, da rovine recintate soffocate da edifici scalcinati e da squallide bancarelle per turisti, da piccole e splendide chiese bizantine incastonate come perle in quartieri sporchi e caotici.

Partiamo dall'Acropoli, un tempo simbolo della grandezza di Atene, immagine della sua potenza e deterrente per i nemici che, arrivando dal mare, ne notavano da lontano la perfezione e la maestosità. Oggi essa conserva soltanto l'ombra dell'antico splendore: le rovine, variamente bombardate nei secoli e saccheggiate dagli stranieri, dominano la città come lo scheletro di un passato che un tempo fu ricco e glorioso e che oggi è soltanto un ricordo. Bello, moderno e opportunamente valorizzato è invece il nuovo Museo dell’ Acropoli, che conserva visibili nelle fondamenta le tracce degli insediamenti antichi, contiene materiale preziosissimo tra cui gli originali di statue e di fregi sottratti all’Acropoli e presenta l'ultimo piano costruito secondo le proporzioni del Partenone, di cui riproduce i frontoni e le metope.

Anche i siti archeologici "minori” (l’Agorà, La Biblioteca di Adriano, il Tempio di Zeus, il Foro sono poco valorizzati, restano chiusi ai turisti nei giorni di festa e sono soltanto l'ombra di quello che doveva essere lo splendore di un tempo. a esposizioni museali, come ad esempio la Stoà di Attalo, il piccolo museo del Ceramico e l’enorme e splendido Museo Archeologico Nazionale, che conserva gli originali marmorei e bronzei di numerose statue greche e una ricchissima collezione di reperti minoici, tra cui la famosa cosiddetta maschera funeraria di Agamennone e oggetti vari di raffinatissima oreficeria.

Sconfitta dunque e quasi presa a schiaffi dalla sua storia, Atene risponde con uno sviluppo urbanistico caotico e povero, pressoché privo dei palazzi grandiosi ed eleganti che ci si aspetta di trovare in una capitale, con strade sporche e trafficate, con pochissime anche se abbastanza vaste oasi verdi, come quella intorno alla collina di Filopappo o sotto il Licabetto. La crisi si fa sentire notevolmente nella quantità impressionante di gente che vive per la strada, che spaccia droga o che se la inietta in vena in pieno giorno, nei negozi strapieni di ciarpame difficilmente vendibile, nelle automobili sgangherate, nelle persone mal vestite che girano per le strade, quasi esclusivamente uomini, negli imbonitori che cercano di accalappiare i non troppi turisti all'esterno dei ristoranti.

Per il turista che abbia anche soltanto annusato il profumo della classicità, una vera delusione. Unica almeno parziale consolazione: con 12 euro si visitano per 4 giorni l’Acropoli e altri 5 siti archeologici cittadini a scelta nella città; con poche decine di euro si pranza o si cena splendidamente in locali carini e con cibi di ottima qualità.

 

 

L'Agorà

 

Il Partenone

 

Il Tempio di Hermes

 

Il Ceramico

 

Il Tempio di Zeus

 

Chiesa bizantina di Kapnikarea

 

 

Vaso

 

 

Maschera funeraria di Agamennone

 

Statua crisoelefantina di Fidia

 

Poseidon

pagina web a cura di Liliana Manconi