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colonna ionica

Situata nella vallata del fiume Alfeo, il corso d'acqua più importante del Peloponneso, Olimpia era la sede di un grande santuario dedicato a Zeus e dei giochi quadriennali in onore del dio, detti appunto giochi olimpici.
La prima Olimpiade dell'antichità risale al 776 a.C., ma nei primi secoli dell'era cristiana la tradizione olimpica aveva già perso gran parte della sua importanza. Sarà il francese Pierre De Coubertin a rifondare i Giochi Olimpici moderni nel 1894. Da allora, simbolicamente, la fiamma olimpica parte da questo sito dell'antica Grecia per raggiungere la sede di destinazione.
Attualmente, Olimpia è un sito archeologico molto ricco e interessante, dislocato su una vasta area pianeggiante e abbastanza ombreggiata, per quanto caldissima durante l'estate. In riferimento alle attività sportive, vi si possono ammirare i resti del Ginnasio e della Palestra, dove gli atleti si ritiravano per allenarsi almeno un mese prima dell'inizio dei giochi, e lo Stadio, dove ancora oggi i turisti provano il giro di corsa cominciando dai blocchi di partenza. Il monumentale tempio di Zeus è quasi interamente crollato; rocchi di enormi colonne sono sparsi tutt'intorno e una colonna è stata rimessa in piedi e parzialmente ricostruita per dare l'idea dell'imponenza dell'intera struttura. Il tempio conteneva la statua cirsoelefantina (= in oro e avorio) di Zeus Olimpico, capolavoro dello scultore Fidia e annoverata tra le Sette Meraviglie del mondo antico.
Più piccolo, ma con varie colonne ancora in piedi, era il tempio di Hera, mentre nelle vicinanze sorge il Philippeion, uno dei pochissimi edifici circolari della Grecia classica, fatto erigere da Filippo di Macedonia nel IV secolo a.C.
Il  Museo conserva interessantissimi reperti, tra cui resti del frontone del tempio di Zeus, uno dei più antichi che possediamo, con una splendida statua di Apollo che dirime la lotta tra i Lapiti e i Centauri, la statua di Hermes che regge il piccolo Dioniso, capolavoro di Prassitele, il gruppo in terracotta del Ratto di Ganimede da parte di Zeus, un elmo bronzeo che si dice sia appartenuto a Milziade (V sec. a.C.) e vari fregi e manufatti.


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IL SITO ARCHEOLOGICO

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colonnato

 
IL MUSEO
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Frontone tempio di Zeus