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SCENA PRIMA

 

(esterno casa)

(… segue musica in sottofondo, le voci provengono dal fondo del teatro)

Lord Canterville: -  Caro, ma caro il mio signor Otis, con tutto il rispetto ma Correttezza mi impone di esser franco con voi.

Mr Otis: -  Giustissimo, lo siete stato, mi avete informato su ogni cosa direi. Non avrei potuto trovare persona più affidabile del resto… com’è che si dice: è una questione d’onore…l’onore prima di tutto!

L.C.: -  Voi scherzate, mister Otis, ma l’onore per una famiglia antica come quella dei Canterville è tutto. Senza onore cosa sarebbe la mia nobile vita…

(Lentamente entrano con la moglie di Otis, la musica sfuma)

Mr O.: -  Per carità, per carità amico mio, non discutiamo oltre. Sentite Canterville, voi mi vendete una casa solida, senza ipoteche, un bel giardino, vetri alle finestre di prima qualità, mobili vecchi d’accordo, vecchi di almeno tre secoli, l’avete dichiarato senza timore, via… l' onore è salvo.
 

L. C.: - Antichi caro signore, antichi.

Mr O.: - E' una dimora confortevole, adatta a gente come noi.
L.C.: - Tradizione e buon senso!

Mr O.: -  Lasciate che la tradizione navighi sul Tamigi, a me basta il buon senso. Cara, che ne pensi? Sei soddisfatta dell’acquisto?

Mrs Otis: - Soddisfattissima, non vedo l’ora di sistemarmi in questo posto (si guarda in giro compiaciuta)

L.C.: -  Sempre SE… riuscirete a restare.

Mrs O.: -  Via, Canterville, ancora con la storia del fantasma…

L.C.: -  Io non ho mai voluto abitare in questo posto, da quando la mia prozia, la vecchia duchessa di Bolton, fu terrorizzata da due mani scheletriche che le si posarono sulle spalle mentre si stava vestendo per il pranzo.

Mrs O.: -  (ironicamente) Davvero impressionante.

L.C.: -  Parecchi membri della mia famiglia hanno visto il fantasma (si distrae un secondo, guarda come se arrivasse qualcuno in lontananza) Prego, voglio presentarvi qualcuno che potrà confermarvi la mia storia. Salve Mr Dampier… Mrs Dampier (si volta e fa le presentazioni) i nuovi proprietari di Canterville Chase, Mr Otis… Mrs Otis. Mr Dampier è il rettore della nostra parrocchia. Anche lui, come la sua signora del resto, hanno avuto modo di vedere il fantasma.

Mr Dampier: -  Eh sì, signori, sono esperienze che non si dimenticano.

Mrs Dampier: -  Ero così sconvolta da avere i capelli ritti sulla testa.

Mrs O.: -  Cara signora Dampier, dovreste usare il mio fissapiega a lunga tenuta, non c’è fantasma che tenga, credete a me.

Mrs D. (tra sé e sé): -  Questi Americani, niente che li impressioni, non si direbbe che vengano da una nostra costola.

Mrs O.: -  L’aria di colonia val più dell’acqua della stessa. D’altra parte qui ne sapete abbastanza di umido e muffa.

Mrs D.: -  E’ un clima assai continental, e anche assai affascinante Mrs Otis, tanto è vero che persino dal nuovo, smagliante mondo, pieno di ogni moderna piacevolezza, arrivano compratori di storiche dimore. Come dire: si distrugge il vecchio, ma lo si ricerca…

Mr O.: -  E la ricerca, almeno per quanto mi riguarda, è giunta al capolinea. Ho ben deciso, compro tutto, mobili e fantasma in blocco. Vengo da un paese moderno, dove si può avere tutto col denaro; e con tutti i nostri intraprendenti giovanotti che vi ridipingono a nuovo questo vecchio mondo sono sicuro che se esistesse un fantasma in Europa non esiterebbero a prenderlo e ad esporlo in un bel museo americano...

Mr D.: -  Voi non credete, dunque!

L.C.: -  Temo proprio che il fantasma esista. E’ noto da tre secoli, dal 1854 per essere precisi, e non manca mai di fare la sua apparizione prima…

Mrs D.: -  Santo cielo Lord Canterville, santi numi benedetti non ci posso pensare.

Mrs.O.: -  Suvvia, non vorrete certo terrorizzare la nostra Mrs Dampier più di quanto non sia già!

L.C.: - … prima della morte di un membro della nostra famiglia.

Mr O.: -  Anche il medico di famiglia, Lord Canterville, fa la sua brava visita prima della dipartita del paziente. Ma io dico che i fantasmi non esistono in natura… e le leggi di natura non possono essere cambiate per fare un piacere all’aristocrazia britannica.

L.C.: -  Sono sicuro che anche nel vostro lontano mondo ci siano misteri ben custoditi dal tempo…

Mr O.: -  Sicuro! questo conferma quanto abbiamo, noi Americani, in comune con gli Inglesi.

L.C.: - Molte cose, direi…fatta eccezione per la lingua of course.

(Ridono)

L.C.: -  Certo, in America siete molto concreti, e se non vi importa di avere un fantasma in casa, per me va bene. Però non dimenticate che io vi ho avvertito. (congedo) I miei rispetti Mr Otis. Signora Otis, Mr Dampier.

Mr D.: - mi raccomando non perdete il mio sermone, la prossima domenica. Lo sto preparando con una certa cura e penso che vi interesserà Lord Canterville.

L.C.: -  Non mancherò, sarò al mio solito posto; (segue congedo) Signora Dampier… (esce)

Mr.D.: -  A presto signori Otis, spero di vedere anche voi domenica.

Mrs O.: -  A presto Mr Dampier, è stato un piacere.

Mr O.: -  Un piacere e un onore Mr Dampier, a presto. Spero di avervi alla nostra tavola appena ci saremo sistemati.

Mrs D.: -  Sentiremo le nuove sullo spettro dei Canterville.

Mr D.: -  E potremo parlare dei molti misteri di questa casa.

Mr O.: -  Perché no, vecchio mio, perché no (ridacchia) con un buon bicchiere di brandy la fantasia corre anche più della lingua.

Mrs O.: -  Addio Mrs Dampier, spero di aver trovato una nuova amica.

Mrs D.: -  Sicuro, ho da mostrarvi delle ricette segretissime per dei pasticci… mmmmhhhh.

Mrs O.: -  Terra di segreti e di misteri non c’è che dire!


(Escono Mr e Mrs Dampier)

Mr O. (ironico): -  Fantasmi…

Mrs O.: -  Degna dimora per un ministro repubblicano quale io sono.

Mr O.: -  Andiamo a prendere i ragazzi, saranno curiosi. Sì sì sì, penso proprio che non ci annoieremo.


(escono) musica


Restano in scena le Muse che cambiano il quadro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

a cura di - Marisa Galiani - Gabriella Rapella - Sebastiana Schillaci