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Adattamento per il teatro scolastico di Alessandra Bucchi

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APPARATO DIDATTICO

Nel rinascimento , gli affreschi miravano a comunicare e tramandare insegnamenti religiosi

Oggi, molti ragazzi disegnano sui muri delle cittą per raccontare aspetti della societą moderna.

 

-Hai mai visto un affresco?

-Cosa rappresentava?

-Sai come si chiamano le pitture murali che , spesso , tappezzano le nostre cittą?

 

 

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SCENA 3

Narratore 1: Ai tempi in cui viveva Pokonaso, gli uomini facevano dei disegni sulle pareti delle caverne.in certe parti del mondo si vedono tuttora i disegni che fecero. Rappresentano mammut, cervi, cavalli e rinoceronti, o uomini a caccia e donne che danzano. Ma non era il popolo di Pokonaso, la gente di Neanderthal, che dipingeva le grotte: il segreto del mischiare i colori e di fare disegni somiglianti agli animali apparteneva ai Nasastri.

Pokonaso e 3 suoi amici entrano in una grotta

Pokonaso: Venite amici, ho scoperto il segreto dei Nasastri

Amico 1: Ecco il posto di cui parlano i nostri padri, qui è dove i capi-tribù fanno dei riti magici.

Amico 2: Ed è grazie a quei riti e a quelle danze che sono così fortunati nella caccia!!

I ragazzi si avvicinano alle pitture

Amico 3: Non ho mai visto nulla di simile. Guarda: quello   è un branco di tori... e qulli sono dei cacciatori con le lance

Amico 1: Lì c'è un bisonte davvero enorme

Amico 2: ..e laggiù ci sono dei mammut.

Amico 3: Queste qui devono essere le impronte delle mani dei cacciatori.

Pokonaso: Zitti ...ascoltate. Non sentite un rumore? Nascondiamoci

Entrano marciando in fila tanti uomini che hanno in mano delle lance o dei bastoncini corti. Si fermano davanti al bisonte; quelli con i bastoncini si accovacciano e cominciano a suonare. Parte la musica (SAMBAREGGAE, liberamente scaricabile dal sito http://www.bandao.it ), sempre più coinvolgente. C'è una danza tribale propiziatoria della caccia. Appena finita Pokonaso ed i suoi amici si sporgono e fanno cadere un masso. Tutti i Nasastri si voltano verso i bambini, tre di loro li   catturano.

Zio Testarossa ( facendo un passo avanti): Lasciateli andare, quello lì si chiama Pokonaso ed è mio nipote.

Nasastro: Vorrai dire nipotastro... non dirmi che sei imparentato con quello!

Amico1 : Sei parente di questi Nasastri?

Pokonaso: . Lui è il fratellastro di mia madre, è zio Testarossa, ma non sapevo che fosse un Nasastro!

Testarossa : Andiamo ragazzi, vi accompagno   alla caverna.

Escono di scena i Nasastri, le luci si abbassano e poi si riaccende la scena.

Babbo : Guarda...arriva tuo fratello

Mamma:   Fratellastro... e non è colpa mia se è così intelligente

Babbo: E' questo il punto. E' troppo intelligente. Non mi piace.Se vuoi sapere come la penso, c'è qualcosa di strano in lui... un che di... un che di Nasastro!

Mamma: Nasastro?!

Babbo : Tutti quei suoi trucchetti. Mi dici quale uomo di Neanderthal sa nuotare, per esempio? E tutto quel   suo vagabondare! Non appartiene alla   tribù, di lui non mi fido.

Mamma : Ma è così gentile... e poi Pokonaso lo adora.

Babbo : Pokonaso adora anche il suo mammut...ma almeno Okkibuffi non gli mette in testa idee strampalate.

Arrivano Pokonaso e zio Tastarossa.

Mamma: Guarda chi c'è. Neanche a farlo apposta

Testarossa: Ehi, salve.Ho incontrato Pokonaso e l'ho accompagnato qui da voi.   Vi ho portato anche un regalo: un grande pezzo di carne. L'ho lasciato appeso all'albero laggiù, dove le volpi non possono arrivare. Lo potete prendere più tardi.

Mamma : Buona idea! E grazie.

Pokonaso: Zio Testarossa, zio Testarossa, avevi detto che dovevi fare un regalo anche a me. Ancora nn me lo hai dato.

Mamma: Pokonaso! Non essere maleducato.

Testarossa:   Non lo sgridare è vero. Vado subito a prenderlo.

Esce e torna poco dopo con un semplice flauto.

Pokonaso: Ma che, mi regali un bastoncino?

Testarossa: Non è un semplice bastoncino....guarda bene, ci sono dei buchi. Prova a soffiarci dentro.

Pokonaso soffia nel flauto, entra il coro e canta LA CANZONE DEL FLAUTO ( di Roberto Piumini da Il mattino di zucchero)

 Babbo ( rivolto al pubblico): Questo Testarossa   non me la racconta giusta. I Nasastri poi.... chissà come andremo a finire con questi furboni.

Pokonaso: Babbo, lo so io come va a finire. Li vedi tutti questi qui sotto? (Indica il pubblico) Sono tutti Nasastri!!!!!

Entra il coro e tutti cantano All'età della pietra (sigla del cartone animato Giatrus il primo uomo).

APPARATO DIDATTICO

La specie di Neanderthal è la prima specie umana ad essersi adattata al freddo.

L'esistenza che gli uomini di questa specie conducono è tra le più dure che l'uomo abbia mai dovuto sopportare, ma questi gruppi sono ben organizzati per sopravvivere nel periodo glaciale.

Per proteggersi dal gelo usano le pelli di animali cacciati che puliscono e usano come abiti.

 

 

La struttura del corpo neanderthaliano è molto forte e, anche se ai nostri occhi il loro volto può apparire strano, è di adatto alle situazioni climatiche in cui deve sopravvivere; pensate solo che le narici erano larghe e schiacciate per permettere all'aria gelida di scaldarsi prima di arrivare ai polmoni.

 

 

Ad un certo punto però, l'uomo di Neanderthal deve vedersela con una nuova specie: l'uomo sapiens sapiens o di Cro-Magnon.

Fisicamente questa nuova specie non era altrettanto ben adattata al clima così rigido, ma ha altri vantaggi: i Cro - Magnon hanno sviluppato nuovi modi di convivenza e nuovi modi di pensare, la loro lingua è più ricca e complessa. Di conseguenza essi sviluppano maggiormente l'arte e la cultura, formano gruppi sociali molto più larghi, scambiano le merci e formano alleanze nei momenti di bisogno.

 

Furono proprio questi modi di vivere nuovi che portarono alla supremazia della specie di Cro-Magnon.

 

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